Ehud Barak: differenze tra le versioni

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Dopo essersi laureato in Fisica e Matematica all'Università di Gerusalemme nel 1976, ha ottenuto un master sui sistemi economici nel 1978 alla Stanford University in California. Per gran parte della sua vita ha servito nei corpi d'élite dell'esercito israeliano portando a termine con successo varie operazioni di commando. È stato il militare più decorato della storia di Israele. Al culmine della sua carriera militare ha assunto la carica di capo di stato maggiore.
 
Dopo l'assasinio del premier [[Yitzhak Rabin|Rabin]] ha guidato il ministero degli esteri nel governo di [[Shimon Peres]]. Nel [[1996]] il [[Partito Laburista Israeliano|Partito Laburista]] viene sconfitto dal [[Likud]] di [[Benjamin Netanyahu|Netanyahu]] e Barak ha guidato l'opposizione parlamentare al governo conservatore. Nel [[1999]] egli è stato eletto primo ministro, carica che ha conservato sino al [[2001]]. Le numerose e consistenti concessioni fatte dal premier israeliano durante il summit di [[Camp David]] furono considerate tardive dalla controparte palestinese, che rifiutò in pratica ogni compromesso. Tentò di mantenere il potere candidandosi alla presidenza nel [[2001]], ma venne sconfitto da [[Ariel Sharon]]: al termine di queste sfortunate elezioni, si ritirò a vita privata.
 
Nel 1999, Barak aveva promesso di porre fine entro un anno all'occupazione israeliana del Libano meridionale, in corso da 22 anni. Il 24 maggio 2000, Israele si ritirò dal Libano meridionale. Il 7 ottobre dello stesso anno, tre soldati israeliani furono uccisi in un raid di frontiera da Hezbollah. Le salme, trattenute dai miliziani (assieme a Elhanan Tenenbaum, un imprenditore di Tel Aviv, vivo) furono riconsegnate ad Israele in cambio della liberazione di prigionieri libanesi nel 2004.
Nel [[2005]] ritornò sulle scene politiche, dapprima tentando di candidarsi alla guida del Partito Laburista. Capendo di non avere molto credito, decise alla fine di sostenere la candidatura di [[Shimon Peres]], che perse in favore di [[Amir Peretz]]. Nonostante i rapporti non buoni con il neo-eletto presidente del partito, Barak decise di rimanere nel partito. Il [[13 giugno]] [[2007]] Barak ha vinto le primarie del Partito Laburista, tornando così a esserne presidente. La sua vittoria lo ha visto imporsi con uno stretto margine di vantaggio sull'ex direttore dello [[Shabak]] (noto anche come [[Shin Bet]]), [[Ami Ayalon]].
 
Il governo Barak riprese i negoziati di pace con l'[[OLP]], affermando: "Ogni tentativo [da parte dello stato di Israele] di mantenere il controllo di questa regione [Gaza e West Bank] come entità politica unitaria condurrà inevitabilmente o ad uno stato non-democratico o ad uno stato non-ebraico. Infatti, se i Palestinesi voteranno, sarà uno stato binazionale; se non voteranno, sarà uno stato segregazionista". <ref>New York Times, 12 aprile 2012, "Don't Give Up on Middle East Peace", http://www.nytimes.com/2012/04/13/opinion/dont-give-up-on-mideast-peace.html?_r=1</ref>. Nell'ambito di questi negoziati, Barak prese parte al summit di Camp David del 2000, tenuto con l'obiettivo di risolvere definitivamente la questione israelo-palestinese. Tuttavia, il summit non ebbe successo.
 
Barak si candidò nuovamente alla presidenza nel [[2001]], ma venne sconfitto da [[Ariel Sharon]]. Dopo la sconfitta elettorale, si ritirò a vita privata.
 
Nel [[2005]] ritornò sullesulla scenescena politichepolitica, dapprima tentando di candidarsi alla guida del Partito Laburista. CapendoTuttavia, resosi conto di non averedisporre moltodi creditoun seguito sufficiente ad essere eletto, decise alla fine di sostenere la candidatura di [[Shimon Peres]], chesconfitto perse in favore dida [[Amir Peretz]]. Nonostante i rapporti non buoni con il neo-eletto presidente del partito, Barak decise di rimanere nel partitoPartito Laburista. Il [[13 giugno]] [[2007]] Barak ha vintovinse le primarie del Partito Laburista, tornando così a esserne presidente. La sua vittoria lo ha visto imporsi con uno stretto margine di vantaggio sull'ex direttore dello [[Shabak]] (noto anche come [[Shin Bet]]), [[Ami Ayalon]].
 
Due giorni dopo, il [[15 giugno]] [[2007]], il primo ministro [[Ehud Olmert]] lo fa succedere ad [[Amir Peretz]] alla carica di ministro della Difesa. Verso la fine del 2008 il governo di Gaza guidato da Hamas decide di rompere la tregua riprendendo su larga scala gli attacchi missilistici contro le città meridionali di Israele. Pertanto dal mese di dicembre del 2008 al gennaio del 2009 Ehud Barak, in qualità di ministro della Difesa, guida l'operazione contro Gaza passata alla storia come [[Operazione Piombo Fuso]].
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L'incarico di formare il nuovo governo viene quindi conferito a [[Benjamin Netanyahu|Netanyahu]], leader della seconda forza politica israeliana, il quale chiede ai laburisti di Barak di abbandonare l'alleanza con Kadima e di entrare a far parte del nuovo governo di centro destra guidato dal Likud. Tra mille polemiche Barak accetta la proposta di Netanyahu e conserva la carica di Ministro della difesa.
 
La decisione di Barak non viene condivisa da parte del suo partito che nel mese di gennaio del 2011 delibera a maggioranza di passare all'opposizione e di ricostruire l'alleanza con i centristi di Kadima. Per non essere costretto ad abbandonare la coalizione di governo e a dimettersi da ministro della Difesa, il 17 gennaio 2011 Ehud Barak fonda il partitoPartito dell'indipendenzaIndipendenza, una nuova formazione politica nelle cui filefila confluiscono cinque parlamentari fuoriusciti dal gruppo parlamentare laburista, che aderisce alla maggioranza parlamentare di centro destra.
 
==Frasi celebri==
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|luogo=[[1999]]
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== Note ==
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== Altri progetti ==