La strada ha origine ad [[Agrigento]], dall'innesto senza soluzione di continuità con la [[Strada statale 118 Corleonese Agrigentina|SS 118]], nell'intersezione a quadrifoglio con la [[Strada statale 189 della Valle del Platani|SS 189]]. Un breve tratto iniziale in variante di poco più di 2 km, in cui assume le caratteristiche di strada a scorrimento veloce, ha sostituito la vecchia sede stradale, ora rinominata ''via Pier Santi Mattarella''. Superato lo svincolo "Petrusa", in cui interseca la [[Strada statale 640 di Porto Empedocle|SS 640]], la statale attraversa i comuni di [[Favara]] e [[Castrofilippo]], sviluppandosi su un tracciato tortuoso, con pendenza relativamente costante, intervallato da tratti rettiilinei, per tutto il suo percorso fino a [[Canicattì]]. Superato Canicattì, la strada si immette sullsulla ''asseVariante stradaledi Canicattì'' (SS122/[[Strada statale 123 di Licata|SS123]] (che funge, tra l'altro, da "tangenziale" di Canicattì) e prosegue per circa 3 km come strada a scorrimento veloce, fino all'uscita "Canicattì nord" sulla SS 640. La SS 122 procede nuovamente sul tortuoso sedime originale superando [[Serradifalco]] e raggiungendo [[San Cataldo (Italia)|San Cataldo]]. Tra San Cataldo e [[Caltanissetta]] la strada raggiunge il suo punto più alto nel passo di Babbaurra (circa 600 m s.l.m). Successivamente attraversa [[Caltanissetta]] e la sua frazione, il [[Villaggio Santa Barbara]], passa in prossimità della [[Caltanissetta#Sito Archeologico di Sabucina|zona archeologica di Sabucina]] e si inoltra all'interno della riserva naturale di Capodarso. Tramite il [[ponte Capodarso]] la strada oltrepassa il fiume [[Imera meridionale]], che segna il confine tra le province di Caltanissetta e Enna. Lungo l'ultimo tratto si incontra la [[Pasquasia|miniera dismessa di Pasquasia]]. La strada termina, dopo quasi 90 km, al bivio Benesiti, nel comune di [[Enna]], dove si immette senza soluzione di continuità sulla [[strada statale 117 bis Centrale Sicula]].
