Samādhi: differenze tra le versioni

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{{q|Monaci, questi sono i quattro stadi della concentrazione (''samādhi''). Quali quattro? C'è lo stadio della concentrazione che, quando sviluppata e perseguita, conduce al piacere in questa vita. C'è lo stadio della concentrazione che, quando sviluppata e perseguita, conduce al conseguimento della conoscenza e della visione profonda. C'è lo stadio della concentrazione che, quando sviluppata e perseguita, conduce alla consapevolezza e alla presenza mentale. C'è lo stadio della concentrazione che, quando sviluppata e perseguita, conduce alla fine degli influssi impuri|''Samādhisutta'', ''Aṅguttaranikāya'' 4.41 }}
[[Buddhaghosa]] lo indica come "concentrazione in un solo punto" (''cittekaggatā'', in ''Aṭṭhasālinī'' 302, ed. Pali Text Society p. 118). La Dhammasaṅgaṇī (15, ed. Pali Text Society p.11), vale a dire il testo Abhidhamma di cui l'Aṭṭhasālinī di Buddhaghosa è il commentario, definisce la facoltà del ''samādhi'' come "stabilità della mente" (''cittassa ṭhiti''), "risolutezza" (''avaṭṭhiti''), "equilibrio" (o "non-distrazione: ''avisāhāra''), assenza di disturbo (''avikkhepa''), calma (''samatha''), "condizione della mente imperturbata" (''avisāhaṭamānasatā'').
[[Buddhaghosa]] lo indica come "concentrazione in un solo punto" (''cittasya ekāgratā'', in ''Aṭṭhasālinī'' 118).
 
[[Georg Fuerenstein]]<ref>''Op.cit''</ref> evidenzia come con ciò non si intenda la "concentrazione della mente ordinaria" quanto piuttosto la capacità ''[[Yoga|yogica]]'' di astrarsi dall'esterno focalizzandosi sulla propria realtà interiore.