Paga quello che vuoi: differenze tra le versioni

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'''Paga quello che vuoi''' (in inglese, '''''Pay what you want'''''), o anche ''paga quello che ritieni giusto''<ref>Espressioni alternative possono essere ''paga quanto vuoi'', ''paga quanto ritieni giusto/equo''. In inglese sono utilizzate anche "pay what you wish," "pay what you like," "pay as you want," "pay as you wish," "pay as you like," "pay what you will," "pay as you will</ref>, è un [[Sistema dei prezzi|sistema di fissazione del prezzo]] in cui i compratori possono liberamente scegliere l'ammontare da corrispondere in cambio di un determinato [[Bene (economia)|bene]] (si parla anche di "[[prezzo]] libero"), attestandosi su un livello a proprio piacere che, eventualmente, può scendere anche fino a zero ([[gratuità]]). In alcuni casi, è prevista una soglia minima di prezzo; a volte esiste l'indicazione di un prezzo suggerito quale guida per orientare il compratore; in altri casi, possono essere indicati entrambi.
 
Poiché il prezzo è libero, nulla impedisce al compratore di scegliere la corresponsione, al [[Tecniche di vendita|venditore]], di un ammontare più alto del prezzo standard per il bene<ref name=pay>{{citeCita news |authorautore= |coauthorscoautori= |titletitolo=Pay-What-You-Want Has Patrons Perplexed |url=http://www.nytimes.com/2010/05/21/us/21free.html |quote= |workpubblicazione=[[New York Times]] |datedata=May 20, maggio 2010 |accessdateaccesso=21 maggio 2010-05-21 | first1nome=Stephanie | last1cognome=Strom | first2=Malcolm | last2=Gay}}</ref> <ref name="Smart Pricing"> Smart Pricing, Chapter 1. "Pay As You Wish" Pricing, Raju and Zhang, Wharton School Publishing, 2010. ISBN 0-13-149418-X.</ref>.
 
==Significato==
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==Storia e usi commerciali==
 
Il sistema del "paga quanto vuoi" esiste da molto tempo ai margini dell'economia, come nel caso delle [[mance]] o delle offerte agli [[artisti di strada]], ma anche come forma di donazione a enti di beneficenza, ma col tempo ha cominciato a guadagnarsi spazi più ampi di interesse. Vi è il caso dei teatri che hanno iniziato a usarlo per alcune serate<ref name="Smart Pricing"/>, e se ne è diffuso l'uso anche nei ristoranti, almeno da quando è usato per ''[[One World Everybody Eats]]'', fondato nel 2003 a [[Salt Lake City]]<ref name=Newsweek>{{citeCita news
| authorautore =
| titletitolo =Restaurant depends on kindness of strangers
|
| workpubblicazione=[[Associated Press]] at [[MSNBC]]
| date data=July6 6,luglio 2004
| url =http://www.msnbc.msn.com/id/5377559/
| accesso=27 marzo 2007
| accessdate =2007-03-27
}}</ref>. Il ristorante è ora gestito da un [[organizzazione non profit|gruppo non profit]] che chiede agli avventori di pagare almeno 4 dollari statunitensi per gli [[antipasto|antipasti]].
 
Una maggiore spinta all'attenzione verso il fenomeno si è avuta nell'ottobre 2007, quando i [[Radiohead]] distribuirono il loro settimo album, ''[[In Rainbows]]'', come [[Musica digitale|download digitale]] dal loro sito web<ref>{{citeCita news |authorautore= |coauthorscoautori= |titletitolo=Radiohead Says: Pay What You Want |url=http://www.time.com/time/arts/article/0,8599,1666973,00.html |quote= |workpubblicazione=[[Time magazine]] |datedata=October 1,º ottobre 2007 |accessdateaccesso=2010-05-21 maggio 2010 | firstnome=Josh | lastcognome=Tyrangiel}}</ref>.
 
In seguito, l'offerta di musica o video giochi a un prezzo a scelta dell'acquirente ha conosciuto ulteriori episodi.
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==Aspetti economici==
 
Dopo l'esperimento dei [[Radiohead]], ricercatori nel campo dell'economia hanno dato vita una grande quantità di studi, con particolare attenzioni agli aspetti economici comportamentali del sistema: cosa motiva i compratori a pagare un prezzo superiore allo zero, e come possono i venditori essere in grado di strutturare il processo per ottenere livelli desiderabili per i prezzi? Uno dei primi studi del genere fu pubblicato da Kim e collaboratori nel gennaio 2009<ref name="Kim">{{citeCita journalpubblicazione |titletitolo=Pay what you want: a new participative pricing mechanism |authorautore=J.Y. Kim, M. Natter, M. Spann |journalrivista=Journal of Marketing |monthmese=January gennaio|yearanno=2009 |volume=73 |issuenumero=1 |pagespagine=44–58 |doi=10.1509/jmkg.73.1.44}}</ref>.
 
Come messo in rilievo dallo studio<ref name="Kim"/> il ''pay what you want'' è una forma di “sistema dei prezzi partecipativo”, nel quale il compratore partecipa nella decisione di fissazione del prezzo. Può anche essere vista come una forma partecipativa di [[Discriminazione di prezzo|discriminazione del prezzo]].