Rolls-Royce Silver Shadow: differenze tra le versioni

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L'adozione della scocca portante (soluzione utilizzata dalla maggior parte dei costruttori [[Europa|europei]] sin dai primi [[Anni 1950|anni cinquanta]]) consentiva un maggiore rigidità torsionale del [[veicolo]] a prezzo di un [[comfort]] inferiore (a causa del minor isolamento del corpo vettura dalle asperità dei fondi stradali). Per questo i tecnici inglesi, nello sviluppare il progetto, posero grande attenzione alle [[sospensione (meccanica)|sospensioni]]: oltre a scegliere un moderno schema a ruote indipendenti (sia davanti che dietro), curarono particolarmente il "filtraggio" degli scuotimenti, attraverso l'applicazione di elementi elastici in [[gomma]] e l'impiego di un sistema autolivellante idropneumatico (basato su brevetti [[Citroën]]) su entrambi gli assi.
 
Gli altri organi meccanici della ''Silver Shadow'', lanciata nel 1965, erano ripresi dalla terza serie della ''Silver Cloud'', a partire dal poderoso [[motore V8]] di 6223[[centimetro cubo|ccCm³]], che, alimentato con 2 [[carburatore|carburatori]] SU, trasmetteva i circa 190[[cavallo vapore|cv]] (potenza "stimata") alle [[trazione posteriore|ruote posteriori]] attraverso un [[cambio automatico]] con comando al [[volante]], Borg-Warner a 4 rapporti per le versioni con guida a destra e [[General Motors]] "GM 400" a 3 per quelle con guida a sinistra.
 
Le differenze con la ''Cloud'' erano notevoli anche a livello estetico. La ''Shadow'', pur rimanendo una classica [[berlina]] a 3 volumi e 4 porte, proponeva linee più tese e moderne, senza rinunciare agli elementi identificativi tipici della marca, come la celebre [[Calandra (veicoli)|calandra]] a "[[tempio]] [[grecia|greco]]" sormontata dalla statuetta [[Spirit of Ecstasy]].