Dominazioni: differenze tra le versioni

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== La tradizione antica ==
Non è chiaro se il termine Dominazioni usato da [[Paolo di Tarso]] nella [[Lettera ai Colossesi]] ({{passo biblico|Colossesi|1:16}}) fosse stato utilizzato per riferirsi alle dominazioni delle nazioni e agli uomini, invece che ad una gerarchia angelica. Al contrario è assolutamente certo che le Dominazioni entrano nel pensiero cristiano a partire dallo [[Pseudo-Dionigi l'AeropagitaAreopagita]] ([[V secolo]]). Difatti nelle "Gerarchie celesti" (8:1) lo Pseudo Dionigi usò questo nome per indicare una categoria di “intelligenze celesti” libere da qualsiasi legame con le cose basse e volta interamente verso l’Essere Sovrano e quindi al di sopra di Angeli, [[arcangelo|Arcangeli]] e [[Troni]]. Poco più tardi, nelle ''Omelie sul Vangelo'' ([[VI secolo]]), san [[Gregorio Magno]] sostenne che gli esseri umani capaci di dominare in sé stessi ogni istinto malvagio sono vicini alle schiere delle Dominazioni (34:11). L'[[iconografia]] medievale caratterizza questa Gerarchia con una sfera e uno scettro in mano a ciascun angelo. Come riportato da Giordano Berti ne ''I Mondi Ultraterreni''<ref>''I Mondi Ultraterreni'', Mondadori Libri Illustrati, Milano, 1998, s.v. "Kyriotites"</ref>, una tradizione esoterica raccolta da [[Cornelio Agrippa]] ([[1533]]) assegnava all’Angelo [[Zadkiel]], o [[Hesediel]], la supremazia su questo ordine, che corrisponde agli ''Hashmallim'' dell’[[ebraismo]] e alla ''Sefira Hesed'' (“amore”). Nuove idee su questa gerarchia angelica furono elaborate dal fondatore dell’[[antroposofia]], [[Rudolf Steiner]] ([[1909]]), il quale sosteneva che le Dominazioni, o “Spiriti della saggezza”, accolgono ciò che i Troni portano per così dire “giù dall’universo” e lo dispongono in modo armonico con il nuovo corpo celeste che sta nascendo.
 
== La tradizione new age ==