Campagne transalpine dei Confederati: differenze tra le versioni

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Nel 1403, [[Canton Uri|Uri]] e [[Canton Obvaldo|Obvaldo]] si allearono con la [[valle Leventina|Leventina]], nel 1407 un analogo accordo con i baroni [[de Sacco]], che controllavano la [[valle Mesolcina]] fino a [[Bellinzona]]. Uri nel 1410 siglò un patto di conborghesia perpetuo con la valle d’Orsera. Nel 1410 i de Sacco cedettero la signoria su Bellinzona a Uri e Obvaldo.
 
A partire al 1407 vi furono, oltre a questi accordi, delle azioni militari condotte dai due cantoni confederati nelle valli di [[Val d'Ossola|Ossola]], [[Valle Maggia|Vallemaggia]] e [[valle Verzasca]]. Nel 1418 il controllo su queste contrade venne riconosciuto dall’Imperatore [[Sigismondo del Sacro Romano Impero|Sigismondo]]. Con la vittoria nella [[battaglia di Arbedo]] del 1422, Milano riprese il controllo su tutti questi territori. Ai Confederati non rimase che l’esenzione da ogni pedaggio sul territorio del Ducato.
 
Negli anni seguenti Uri in particolare continuò a mantenere una politica aggressiva con esiti alterni. Nel 1441 la Leventina venne data in pegno a Uri. Nel 1449 i Confederati furono sconfitti nella [[battaglia di Castione]] e nel 1450 fu siglata una pace con [[Francesco Sforza]] che nel 1466 riconobbe a Uri il controllo della Leventina. Nel 1478 gli svizzeri ritornarono a sud di Bellinzona. A questa azione fece seguito la [[Battaglia dei Sassi Grossi]] del [[28 dicembre]] con la disfatta ducale. A seguito di questa sconfitta il [[capitolo del Duomo di Milano]] riconobbe il dominio di Uri sulla Leventina. Nel 1487 fu la volta del Vallese, che tentò un'azione militare mirante al controllo della Val d’Ossola, tentativo fallito con la sconfitta nella [[Battaglia di Crevola]].