Canfora: differenze tra le versioni

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corsivi di specie botaniche
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La '''canfora''' (o '''D-(+)-canfora'''), con formula chimica C<sub>10</sub>H<sub>16</sub>O, è un [[chetoni|chetone]] ciclico, prodotto da ossidazione di un [[terpeni|terpene]], il [[pinene]] C<sub>10</sub>H<sub>16</sub>.
 
La canfora è una sostanza cerosa, bianca o trasparente con un forte odore aromatico. Si trova in parecchi vegetali, ma viene estratta principalmente dal legno della ''[[Cinnamomum camphora]]'' (''Laurus camphora''), un grande albero sempreverde<ref>Il ''[[Cinnamomum camphora]]'' si trova in Asia (Borneo, Taiwan, Cina e Giappone) ma viene coltivato anche negli USA e nei paesi mediterranei</ref>, e anche della ''[[Dryobalanops aromatica]]'' (Canfora del Borneo), un gigante delle foreste del Borneo. La sostanza si può trovare anche in alcuni altri vegetali collegati della famiglia dell'alloro, in particolare nell<nowiki>'</nowiki>''[[Ocotea usambarensis]]'' (Canfora africana). Può anche essere prodotta sinteticamente da olio di trementina. Viene usata per il suo profumo, come ingrediente in cucina (soprattutto in India), come fluido per imbalsamare, nelle cerimonie religiose e per scopi medicinali. Una delle principali fonti di canfora in Asia è l<nowiki>'</nowiki>''[[Ocimum|Ocimum kilimandscharicum]]'' (Ocimum kilimandscharicum Baker ex Gurke, in inglese Camphor basil). La canfora si trova anche in [[Ocimum basilicum|basilico]], [[Coriandrum sativum|coriandolo]], [[Origanum majorana|maggiorana]], [[Rosmarinus officinalis|rosmarino]] e [[Salvia officinalis|salvia]]{{citazione necessaria}}.
 
== Storia ==