Gran Premio del Belgio 1955: differenze tra le versioni

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==La cronaca==
Malgrado gli stati d'animo di [[Eugenio Castellotti]], di [[Vittorio Jano]] e dei meccanici non siano dei migliori per via della recente scomparsa di [[Alberto Ascari]], a cui è seguito il ritiro ufficiale della [[Lancia (automobilismo)|Lancia]] dalla Formula 1, grazie anche all'ennesimo potenziamento del motore (si parla di oltre 265, forse 270 HP), la [[Lancia D50]] ottiene addirittura la [[pole position]] davanti alle [[Mercedes-Benz|Mercedes]] di [[Juan Manuel Fangio|Fangio]] e di [[Stirling Moss|Moss]], che risultano staccati di 5/10 di secondo l’argentino, e di 1”e1/10 l’inglese. A seguire, la [[Ferrari]] di [[Nino Farina]], la [[Maserati Squadra Corse|Maserati]] di [[Jean Behra]], la terza Mercedes di [[Karl Kling]], la Maserati di [[Luigi Musso]] e via via gli altri.
 
Al segnale di via, Fangio assume autoritariamente il comando, che non abbandonerà più fino al traguardo. Nella sua scia si lanciano Moss, Castellotti e Farina. Al 10º giro (poco meno di 1/3 di gara) la situazione è: 1° Fangio (Mercedes), 2° Moss (Mercedes) a 11”, 3° Castellotti (Lancia) a 41”, 4° Farina (Ferrari) a 44” Il quartetto marcia in quest’ordine fino al 16º giro, dopodiché la D50 di Castellotti deve abbandonare la lotta per il cedimento della trasmissione (probabilmente del [[cambio (meccanica)|cambio]] in particolare), forse troppo sollecitata dalla aumentata potenza del motore. Il Gran Premio prosegue senza troppi scossoni, con i primi tre posti occupati stabilmente da Fangio, Moss e Farina.