Speronamento: differenze tra le versioni

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Lo '''speronamento''' nella nautica è l'azione di colpire un'altra nave con il [[rostro]], uno sperone di metallo che originariamente era incastrato sulla prua delle navi di epoca romana, cadde in disuso nell'età della vela e poi venne rimesso in uso ed integrato nello scafo all'epoca della propulsione a [[vapore]]. La manovra di speronamento prevedeva una rapida accostata contro la fiancata della nave avversaria seguita da una inversione della propulsione poco prima dell'impatto. Se così non fosse stato si sarebbero avute delle tali ripercussioni anche sullo scafo attaccante da compromettere la sua stessa tenuta al mare ed eventualmente incastrarsi nello scafo del bersaglio, affondando con esso.
 
Esempi di speronamento rimasti nella storia navale moderna sono la [[Battaglia di Hampton Roads]], dove la [[corazzata]] fluviale confederata [[CSS Virginia]] affondò speronandola la USS Congress, la [[battaglia di Lissa]] nella quale la nave austriaca di legno Kaiser Max affondò la fregata corazzata italiana [[Re d'Italia (fregatapirofregata)|Re d'Italia]]. Durante la [[guerra civile americana]], nei vari confronti fluviali che si succedettero, la manovra di speronamento venne messa in atto varie volte, e venne anche creata una tipologia di nave apposita, l'[[Ariete Torpediniere|ariete]], la cui unica arma era a volte il solo rostro.
 
Nonostante le navi da guerra in ferro siano state dotate di rostro fino alla [[prima guerra mondiale]], in nessun caso si arrivò alla manovra nave contro nave, mentre speronamenti vennero eseguiti nelle due guerre mondiali contro [[sottomarino|unità subacquee]]; in ogni caso, vista la debolezza dello scafo di questi battelli, non è necessario uno sperone per provocarne l'affondamento, ma è sufficiente un qualunque [[tagliamare]] che scarichi il peso della nave di superficie sull'unità subacquea per provocarne l'affondamento.
 
{{portale|guerra|marina}}