Lunghe Mura: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Lange Mauern.png|thumb|Lunghe Mura]]
Le '''Lunghe Mura''' ([[lingua greca|greco antico]] Μακρά Τείχη) erano le mura che collegavano la città di [[Atene]] con i suoi porti, a sud-ovest, [[Pireo]] e [[Falero (porto)|Falero]]. Furono costruite tra il [[459 a.C.|459]] e il [[457 a.C.]]
Nella [[Antica Grecia]], erano le mura che collegavano una città al suo porto, assicurando un sicuro collegamento con il mare anche in caso di assedio. Sebbene molte città disponessero di strutture di questo tipo, [[Corinto]] e [[Megara (città)|Megara]] sono due degli esempi più noti<ref>{{en}}"Long Walls, the," da ''The Oxford Classical Dictionary'', Simon Hornblower and Antony Spawforth, ed.</ref>, con il termine ''lunghe mura'' generalmente ci si riferisce alle mura che congiungevano [[Atene]] ai suoi porti nel [[Pireo]] e nel [[Falero]]. Queste muremura furono costruite per la prima volta nella metà del V secolo a.C., distrutte dagli Spartani al termine della [[guerra del Peloponneso]] nel [[404 a.C.]] dopo la disfatta di [[Atene]], e di nuovo ricostruite con l'aiuto dei Persiani durante la [[guerra di Corinto]]. Erano l'elemento chiave della strategia di difesa ateniese in quanto assicuravano un collegamento costante della città con il mare anche in caso di assedio.
 
Le prime mura ateniesi furono fatte distruggere dal generale persiano Mardonio durante l'occupazione dell'[[Attica]] nella seconda guerra persiana (480 e 479 a.C.). Dopo la [[battaglia di Platea]] gli ateniesi poterono rioccupare l'Attica e ricostruire la loro città. Fu iniziata anche la ricostruzione delle mura perimetrali, nonostante l'opposizione degli Spartani e dei loro alleati, preoccupati per l'accresciuto potere di Atene. Gli inviati Spartani protestarono con gli Ateniesi affermando che un'Atene fortificata poteva essere la base per un esercito invasore mentre le mura sull'istmo di Corinto erano una difesa sufficiente contro gli invasori barbarici. Secondo il racconto che lo storico greco Tucidide fa nel suo raccontoscrive di questa vicenda, lo stratega ateniese [[Temistocle]] mise in atto tutta una serie di macchinazioni per ingannare e ritardare gli Spartani finché le mura non fossero abbastanza alte da essere difendibili, essendo ben consapevole che, senza questa difesa, Atene sarebbe rimasta alla mercé delle truppe peloponnesiache.<ref>Tucidide, ''La guerra del Peloponneso'' I, 90-91; {{en}} [http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text.jsp?doc=Perseus%3Atext%3A1999.01.0199%3Abook%3D1%3Achapter%3D90 1.90-91]</ref>
 
Nel [[459 a.C.]], Atene iniziò la costruzione di due ulteriori mura, una che correva dalla città al vecchio porto del [[Falero]] e l'altra verso il nuovo porto del [[Pireo]].