Coscienza (psicologia): differenze tra le versioni
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{{F|argomento=psicologia|data=novembre 2007}}
La '''coscienza''' (''Nella formulazione freudiana, in tedesco Bewusstsein'') è una qualità della [[mente]] che di solito include altre qualità quali ad esempio la [[soggettività]], la [[autoconsapevolezza]], la [[conoscenza]] e la capacità di individuare le relazioni tra sé
Nel linguaggio comune, si intende per ''coscienza'' la [[consapevolezza]] dell’ambiente circostante e la facoltà di interagire con esso; ciò in contrasto all’[[inconsapevolezza]]. L’espressione 'livelli di coscienza' indica che la coscienza pare variare a seconda dei diversi stati mentali (
Ma, appena oltre la percezione comune, la coscienza è ben difficile da definire o individuare. Molte tradizioni culturali e religiose situano la coscienza in un’[[anima]] separata dal corpo. Per contro, molti scienziati e filosofi considerano la coscienza qualcosa di inseparabile dalle funzioni neurali del [[cervello]].
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== Cenni storici ==
Se la psicologia classica ruotò attorno alla coscienza al punto da indurre [[Wundt]] a definire la stessa psicologia come "scienza dei fatti e degli stati di coscienza",<ref>''Universo'', De Agostini, Novara, Vol.IV, pag.156</ref> nei decenni successivi i ricercatori, tra i quali [[Oswald Külpe]] indagarono soprattutto riguardo ai processi dinamici della coscienza. La [[psicanalisi]] focalizzò e definì i vari stati di [[conscio]], [[subconscio]]
==Aspetti fisiologici==
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