Paul-Louis Courier: differenze tra le versioni

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Combatté in diverse campagne militari, soprattutto in [[Italia]], dal [[1798]] al [[1799]] e dal [[1806]] al [[1807]], e in [[Germania]], nel [[1809]].
 
Colpito dalla carneficina di [[Battaglia di Wagram|Wagram]] ([[1809]]), si ritirò definitivamente dalla vita militare, convinto che nel far la guerra non ci fosse nessuna nessun'arte, per dedicarsi completamente alla filologia classica e alla vita di campagna nella sua tenuta di [[Véretz]] ([[Indre e Loira]]).
 
Iniziò la sua attività di pamphlettista dopo la seconda restaurazione dei [[Borboni]]. Attraverso lettere e opuscoli divenne uno degli avversari più temuti dal governo della Restaurazione. Il primo di questi libelli, ''Pétition aux deux chambres'' (1816), esponeva le sofferenze dei contadini sotto la reazione realista. Nel 1817, dopo la mancata elezione a membro dell'istituto, scrisse la ''Lettre à Messieurs de l'Academie des Inscriptions et Belles-Lettres'' (1819). A questa fecero seguito (1819-1820) una serie di lettere politiche di straordinaria potenza pubblicate in 'Le Censeur Européen'.
 
Alla proposta, nel 1821, di regalare la tenuta di [[Castello di Chambord|Chambord]] al duca di Bordeaux, Courier si ribellò scrivendo il suo magistrale ''Simple discours de Paul-Louis, vigneron de la Chavonnière''. A causa di questo scritto fu processato e condannato a due mesi di prigionia e ad una un'ammenda di trecento franchi. Nel 1823 apparve il ''Livret de Paul-Louis, vigneron'', seguito nel 1824 dal suo famoso ''Pamphlet des pamphlets'', considerato dal suo biografo, Armand Carrel, il suo canto del cigno.
 
Magistrali dal punto di vista stilistico e documentario anche le sue ''Lettres de France et d'Italie'', risalenti al periodo delle campagne militari in Italia.