Pothos: differenze tra le versioni
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[[File:Pothos Via Cavour Musei Capitolini MC2417 n2.jpg|thumb|Dettaglio della testa]]
Il '''''Pothos''''' è una [[scultura]] di [[Skopas]], databile al [[330 a.C.]] circa e conosciuta da una serie di repliche marmoree dell'epoca romana, tra cui la migliore è considerata quella ''di via Cavour'' (
==Storia==
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==Descrizione e stile==
La statua rappresenta [[Pothos (divinità)|Pothos]], una divinità minore che rappresentava il desiderio amoroso. Su una [[base (architettura)|base]] si trova un giovane uomo nudo dalle forme sinuose e delicate, appoggiato a qualcosa alla sua sinistra: l'[[anca]] sinistra è prominente a quella destra e forma una linea curva con la [[coscia (anatomia)|coscia]]; il [[braccio (anatomia)|braccio]] destro (perduto) è disteso lateralmente, con l'[[avambraccio]], in alto; invece il sinistro un tempo stringeva un tirso dionisiaco ossia un bastone cinto di edera e pampini.
La testa, piccola e coi capelli ben segnati, ha un'espressione trasognata e guarda verso l'alto, a simboleggiare il desiderio per un amore lontano. Gli occhi infossati e profondi sono tipici dello stile del maestro. La figura è inclinata verso sinistra e sorretta dall'appoggio della veste che cade dalla spalla sinistra; punti di appoggio che sono una caratteristica sempre presente nelle sculture di [[Skopas]] e [[Prassitele]] spesso rappresentati da una pianta o un sostegno artificiale; altra caratteristica di entrambi gli scultori è la particolare levigazione della superficie marmorea restituendole una completa realisticità umana.
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[[Categoria:Sculture di Skopas]]
[[Categoria:Sculture marmoree]]
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