Olivetti MC-24: differenze tra le versioni

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L'aspetto più innovativo di queste macchine è il fatto che i due modelli superiori furono le prime calcolatrici ad avere una modalità di utilizzo quasi completamente analoga a quella delle calcolatrici attuali: possibilità di eseguire le quattro operazioni, un'unica tastiera numerica ridotta (10 tasti) per impostare tutti i termini dell'operazione e stampa dei risultati.
 
==Caratteristiche==
Da un punto di vista costruttivo, si trattava di macchine estremamente complesse, ma di realizzazione economica, grazie, appunto, alla genialità costruttiva di Capellaro. La Divisumma, grazie al buon rapporto prezzo-prestazioni, fu il modello maggiormente venduto: il suo prezzo era di poco inferiore a quello di una [[Fiat Nuova 500]]. Nel libro di Silmo si riporta che l'Olivetti rivendeva queste macchine a 10 volte il costo di produzione, pur restando molto concorrenziale. Non si conosce il numero esatto di esemplari prodotti. Sicuramente, nel 1967, fu prodotto il milionesimo esemplare. Silmo stima che la produzione complessiva si sia aggirata sul milione e mezzo, un record assoluto per macchine di questo tipo. Pertanto, le MC-24 costituirono un elemento fondamentale per la prosperità dell'Olivetti. [[Pier Giorgio Perotto]] la definirà la ''gallina dalle uova d'oro''. Però, paradossalmente, furono proprio questi elevatissimi utili economici a rallentare l'azienda di Ivrea nell'intraprendere la conversione tecnologica dalla meccanica verso l'elettronica.
 
== Aspetti tecnici ==
 
[[Immagine:Calculator divisumma24 hg.jpg|thumb|L'interno di una Divisumma 24]]
Fu progettata per addizionare, sottrarre, moltiplicare e dividere velocemente (250 cicli al minuto) in sequenza. In questo modo può essere effettuata una grande varietà di calcoli, rapidamente e in modo automatico. Ogni fase di un calcolo e ogni risultato è stampato su un rotolo di carta per mezzo di un nastro inchiostrato in banda blu e rossa.