Code division multiple access: differenze tra le versioni

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{{vedi anche|Matrice di Walsh#Utilizzo nella tecnologia CDMA}}
Tecnicamente questa tecnica di accesso multiplo (o [[multiplazione]]) può essere realizzata moltiplicando in trasmissione l'[[informazione]] binaria generata da una sorgente di informazione per un'opportuna parola di codice detta ''chip''; la sequenza ''s(t)'' in uscita dal moltiplicatore sarà successivamente [[modulazione|modulata]] e infine trasmessa sul [[canale (telecomunicazioni)|canale]]. In ricezione il segnale ricevuto ''r(t)'' dal ricevitore sarà costituito dalla somma vettoriale (cioè comprensiva di modulo e fase) di tutti i segnali trasmessi dalle singole sorgenti di informazione, con in più un eventuale termine dovuto al [[rumore termico]]. Se i chip delle sorgenti sono ortogonali tra loro, l'estrazione dell'informazione associata a ciascuna sorgente potrà essere fatta in maniera del tutto complementare o reversibile alla trasmissione moltiplicando il segnale ricevuto con il particolare codice associato alla determinata sorgente che si vuole estrarre e integrando successivamente il segnale ottenuto in un intervallo di tempo pari alla durata del [[bit]] di informazione. Il risultato di un'operazione di questo tipo permetterà di ottenere un segnale che è dato dalla somma di un segnale di ampiezza dominante, che è il segnale utile informativo, cioè quello associato alla sorgente da estrarre, e di un segnale di ampiezza minore, costituito da una combinazione fra rumore termico e segnali associati alle altre sorgenti.
È tuttavia impossibile garantire l'ortogonalità fra i codici fra sorgenti non sincronizzate (ad esempio l'uplink di dispositivi mobile la cui posizione, e di conseguenza tempo di propagazione, varia nel tempo), in questi casi l'obbiettivoobiettivo diventa quello di ottenere una bassa [[correlazione]] fra i codici utilizzati dal sistema.
 
== Codificatore CDM ==