Opel Sintra: differenze tra le versioni

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==Profilo e storia==
 
Fin dall'inizio degli [[anni 1990|anni novanta]], varie Case automobilistiche nel mondo sembravano essersi rese conto di essere in ritardo su alcune tendenze di mercato dell'epoca, prima fra tutte quella della grossa autovettura monovolume, che in [[Europa]] era praticamente rappresentata solo dalla [[Renault Espace]]. Fu così che, benché in ritardo, ebbe inizio una sorta di "corsa alla monovolume" da parte di svariate Case europee, spesso prodotte in joint-venture con altre Case, come accadde per il [[Gruppo Fiat]] ed il [[PSA Peugeot Citroën|Gruppo PSA]], oppure come fu per la [[Volkswagen]] e la [[Ford]]. Altre Case, come per esempio quelle [[Giappone|giapponesigiappone]]si, che avevano già delle monovolume in listino, si limitarono semplicemente ad importarle in Europa.<br>
La [[General Motors]], titolare di vari marchi automobilistici nonché della stessa Opel, era già presente in realtà in Europa con un modello di tale tipologia, vale a dire la [[Pontiac Trans Sport]], monovolume dalle linee avveniristiche, che però non ebbe molto successo nel vecchio continente. Il colosso americano non si arrese e provò a commercializzare un nuovo modello, ma con il marchio Opel, che sembrava essere più digeribile dal pubblico europeo, partendo proprio dal pianale della Trans Sport.<br>
La nuova vettura, molto simile alla Trans Sport, fu lanciata nel 1996 con il nome di '''Sintra''', dall'omonima città [[Portogallo|portoghese]]. La Sintra venne assemblata negli stabilimenti americani di [[Doraville]], [[Georgia (USA)]], assieme alla "sorella britannica", la '''Vauxhall Sintra''' ed alle gemelle d'oltreoceano, la [[Chevrolet Venture]], la ''Oldsmobile Silhouette'', la ''Buick GL8'' e la ''Pontiac Montana'', che andò a rimpiazzare proprio la Trans Sport.<br>
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!style="background:#DCDCDC" align="center" valign="middle" | Potenza
!style="background:#DCDCDC" align="center" valign="middle" | Coppia
!style="background:#DCDCDC" align="center" valign="middle" | 0-100 0–100&nbsp;km/h(s)
!style="background:#DCDCDC" align="center" valign="middle" | Velocità massima (Km/h)
|- bgcolor=#ffffff
|'''2.2 16v '''||1996-99||2198 &nbsp;cm³||104kW104&nbsp;kW (141 CV)/5400 RPM||202 [[N·m]]/2600rpm||12"7||181
|- bgcolor=#ffffff
|'''3.0 V6 24v '''||1996-99||2962 &nbsp;cm³||148kW148&nbsp;kW (201 CV)/6000 RPM||260 N·m/3600rpm||10"8||201
|- bgcolor=#ffffff
|'''2.2 DTI 16v '''||1998-99||2171 &nbsp;cm³||85kW85&nbsp;kW (115 CV)/4300 RPM||260 N·m/1300rpm||14"5||175
|- bgcolor=#ffffff
|}
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|}
 
[[Immagine:Opel Sintra 2.2 16V GLS Heck.JPG|250px|thumb|left|Vista posteriore di una Sintra]]
Sfortunatamente, la Sintra ottenne anch'essa, come la sua antenata, uno scarso successo: prima di tutto, era rifinita non molto bene e la qualità dei materiali lasciava a desiderare, essendo inferiore ai normali standard della Opel.<br>
In secondo luogo, fattore ancora più importante, la Sintra si dimostrò inaffidabile nei crash test di sicurezza passiva dell'[[EuroNCAP]], dove riportò solo 2 stelle e mezza di valutazione, perché dopo un impatto il corpo della vettura si deformava molto facilmente, e questo comportava seri rischi per gambe e torace di conducente e passeggero anteriore, anche a causa dello scarso collassamento del piantone dello sterzo<ref name="euroncap">[http://www.euroncap.com/tests/opel_vauxhall_sintra_1999/62.aspx Risultati del crash test EuroNCAP condotto su una Sintra]</ref>.<br>