Devianza degli immigrati: differenze tra le versioni

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==Elementi definitori==
Tre sono le principali caratteristiche della devianza degli immigrati <ref name= Ambrosini> Maurizio Ambrosini, ''Sociologia delle migrazioni'', Il Mulino, Bologna, 2005, pp. 233-242 </ref>:
* si realizza una concentrazione prevalente degli immigrati in alcune ristrette categorie di reati;
* fattori ambientali legata alla specificità delle regioni di inserimento, e in generale al grado di integrazione nella società , influenzano l'incidenza nelle statistiche giudiziarie delle varie componenti nazionali dell'immigrazione;
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==Interpretazioni==
Su questo tema la [[sociologia]] propone interpretazioni diverse. Possiamo distinguere due scuole di pensiero <ref name= Ambrosini />:
* la prima, la cosiddetta "scuola classica" considera i dati statistici sul fenomeno obiettivi e veritieri. Sulla base di questi ultimi si osserva che gli immigrati sono in molti paesi sovrarappresentati tra i denunciati, i condannati e i carcerati. L'analisi empirica mostra inoltre che i tassi di devianza degli immigrati variano nello spazio e nel tempo;
* la seconda, può essere definita "critica" considera la devianza degli immigrati come l'effetto di una costruzione sociale della realtà: gli immigrati sono infatti oggetto di pregiudizi e discriminazione, e le società d'accoglienza impediscono un'integrazione paritaria e rafforzano i controlli repressivi nei loro confronti. Questo compromette la possibilità per gli immigrati di condurre una vita dignitosa e di lavorare legalmente, e li induce a ricorrere ad attività criminali e devianti per sopravvivere.