Antonino di Pamiers: differenze tra le versioni

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Educato nella fede [[arianesimo|ariana]], si convertì a [[cattolicesimo|quella cattolica]], opponendosi al padre. Lasciando una casa agiata ed una carriera promettente, andò a [[Roma]], ove divenne prete. Predicò in alcune città italiane per poi fermarsi a [[Salerno]], ove sarebbe rimasto per 18 anni.
 
Tornato in [[Gallia]], secondo alcuni avrebbe fatto parte di un gruppo di missionari, guidati da san Dionigi: sia che si fosse trattato di [[Dionigi l'Areopagita|san Dionigi l'Areopagita]] o di [[Dionigi di Parigi|san Dionigi di Parigi]], gli elementi storici a nostra disposizione sui due santi non concordano con quelli relativi ad Antonino. È più probabile invece che disi sia trattato di un altro, misconosciuto, santo di nome Dionigi, o che la tradizione lo confonda con un altro Antonino, nome assai diffuso a quei tempi. Potrebbe anche trattarsi però di un'intenzione pia ma maldestra di associare le gesta di Antonino di Pamiers all'episodio simbolico narrato da [[Gregorio di Tours|san Gregorio di Tours]] a proposito di nuovi missionari inviati da Roma ad evangelizzare la Gallia.
 
Antonino si stabilì nel [[Rouergue]], predicando con grande successo. Egli convertì un potente proprietario locale, il principe (o piuttosto governatore) ''Festus'' e battezzò numerose persone. La sua parola ebbe una tale impatto, che oggi la città in questione porta il suo nome ([[Saint-Antonin-Noble-Val]]). Ma nonostanteNonostante le suppliche degli abitanti del Rouergue, Antonino partì, dicendo loro che sarebbe ritornato colà ma privo di vita. Egli si trovava a [[Tolosa]] allorché venne arrestato e gettato in prigione, ove convertì i carcerieri e li battezzò.
 
TornatoFece quindi ritorno a [[Pamiers]] a predicare il [[Vangelo]]. Durante il periodo della sua assenza, un certo ''Métope'', aveva assunto il controllo della regione e lo condannò a morte. Trascinato sulle rive dell'[[Ariège (fiume)| Ariège]], un soldato gli spiccò dal busto la testa ed il braccio destro. Nella medesima occasione furono decapitati due suoi amici, Jean et Almaque ed i suoi resti furono gettati nel fiume. Il martirio avrebbe avuto luogo nel [[VI secolo]], probabilmente nel [[506]].
 
Alcuni amici fedeli ne recuperarono i resti e li seppellirono sul luogo del martirio ove verrà successivamente eretta un'[[abbazia]], con l'autorizzazione di [[Clodoveo I]], il cui arrivo a Tolosa aveva provocato la fuga di Métope e degli ariani dalla regione.
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[[File:Légende de Saint-antonin-cathédrale de Pamiers.jpg|200px|thumb|La leggenda di Sant'Antonino, rappresentata su un seggio scolpito nella cattedrale di Pamiers]]
 
La leggenda racconta che dopo che i resti del corpo di Antonino eranofurono stati gettati nel fiume, le acque si ritirarono e alcuni angeli apparvero a raccoglierli e misero da parte la testa ed il braccio destro, che furono poi posti in una barca. La barca, guidata da due grandi aquile bianche, discese l'Ariège, passò sulla [[Garonna]], navigò fino a Tolosa, poi risalì la [[Tarn (fiume)|Tarn]] ed il suo affluente [[Aveyron (fiume)| Aveyron]], terminando infine il suo percorso a Saint-Antonin-Noble-Val, in una notte durante la quale, si narra, le stelle splendevano come mille fuochi. Festus, il nobile convertito da Sant'Antonino, fece deporre le reliquie del santo in una teca. Successivamente venne eretta un'abbazia.
 
Spalla e braccio furono poi traslati a [[Palencia]], in [[Spagna]], mentre il resto del corpo rimase a [[Pamiers]]. Durante le [[guerre di religione francesi|guerre di religione]], gli [[ugonotti]] bruciarono le reliquie di Pamiers e di Saint-Antonin-Noble-Val, cosicché le uniche reliquie rimaste sono quelle di Palencia.
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==Miracoli==
 
* Si narra che Antonino erafosse capace di far nascere una sorgente d'acqua per calmare la sete: l'acqua che ne scaturiva aveva anche poteri taumaturgici
* Sarebbe uscito ndenneindenne da una caduta in un recipiente pieno di acqua bollente
* Avrebbe restituito la vita ad un fanciullo, rimasto soffocato dalla gran folla venuta a sentirlo predicare
* Precipitato nella [[Garonna]], sarebbe rimasto attaccato con il collo alla ruota di un mulino, che lo avrebbe sostenuto fuori dell'acqua. Una cappella fu costruita successivamente sul posto. Il nome del santo è ancora visibile sul lungofiume Tounis a Tolosa.