Erik Verlinde: differenze tra le versioni

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Si occupa di [[fisica teorica]] e [[teoria delle stringhe]]. È [[Gemelli (biologia)|fratello gemello]] di [[Herman Verlinde]], anch'egli fisico teorico. Ha dato il nome alla "formula di Verlinde", importante nella [[teoria del campo conforme]] (CFT) e nella [[teoria topologica del campo di quantumquantistico]] (TQFT). Attualmente lavora presso l'Istituto di Fisica Teorica dell'[[Università di Amsterdam]].
 
Nel corso di un simposio tenutosi l'[[8 dicembre]] 2009 presso lo ''Spinoza Instituut'' a [[Utrecht]] ha presentato una teoria che deriva dalla [[meccanica newtoniana]]. Il [[6 gennaio]] 2010 ha quindi pubblicato ''On the Origin of Gravity and the Laws of Newton''<ref>{{cita web |cognome=Verlinde |nome=Erik P. |url=http://arxiv.org/abs/1001.0785 |titolo=On the Origin of Gravity and the Laws of Newton |accesso=12-08-2010 |lingua=en |data=6-1-2010 }}</ref>, che si può tradurre in: "L'origine della gravità e delle leggi di Newton". In tale teoria l'esistenza della [[gravità]] è spiegata in ragione di una differenza nella concentrazione di informazione nello spazio vuoto che separa e circonda due masse. La gravità sarebbe quindi una forza [[entropia|entropica]], l'effetto di una causa esistente ad un livello più profondo della realtà microscopica. In un'intervista con il giornale ''de Volkskrant'' ha affermato che a livello microscopico le leggi di Newton non si applicano, ma a livello di mele e pianeti sì. Come per la pressione dei gas: le molecole del gas in sè non hanno alcuna pressione, ma un contenitore pieno di gas sì.