Ugo Falcando: differenze tra le versioni

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La sua cronaca, «''[[Liber De Regno Sicilie]]''», in elegante [[latino medievale|latino]], copre gli anni [[1154]]-[[1169]]. Falcando narrò la [[Storia della Sicilia normanna|storia del Regno normanno]] di [[Regno di Sicilia|Sicilia]], soprattutto sotto il re [[Guglielmo il Malo]] (†[[1166]]) e dei primi anni del regno di [[Guglielmo II di Sicilia|Guglielmo II]].
 
La narrazione è programmaticamente limitata agli avvenimenti: intrighi e violenze di un mondo curiale [[Palermo|palermitano]] che lasciano un'impressione di malvagità e di corruzione apocalittica, probabilmente al di là della realtà storica. Dal punto di vista politico, Falcando è chiaramente fautore dello fazione [[barone|baronale]], che si contrapponeva alla politica accentratrice portata avanti dalla Corona che si appoggiava, per questo, alle forze "nuove" emergenti nel regno di [[Sicilia]], soprattutto borghesi ([[Maione di Bari]]) e [[musulmani]] convertiti ([[Pietro il Gaito]]<ref>''Ahmed es-Sikeli''; ''Ahmed il Siciliano'' in [[arabo]] ([[:en:Ahmed es-Sikeli|Ahmed es-Sikeli]] voce in inglese)</ref>, ''[[Cancelliere|Cancellarius]]'' del ''Regnum'').
 
==''Epistola ad Petrum''==