Vivaldo da San Gimignano: differenze tra le versioni

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|LuogoMorte = Montaione, selva di Camporena
|LuogoMorteLink = Montaione
|GiornoMeseMorte = 1º maggio
|AnnoMorte = 1320
|Attività = religioso
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|Epoca2 = 1300
|Nazionalità = italiano
|FineIncipit = fu un [[religioso (Cristianesimocristianesimo)|religioso]] italiano vissuto fra il [[XIII secolo|XIII]] ed il [[XIV secolo]]; è venerato come [[beato]] dalla [[Chiesa cattolica]]
}}
 
Di lui si sa molto poco: pare che fosse membro del [[Terzo Ordine Regolare di San Francesco|Terz'Ordine Francescano]] e discepolo di [[Bartolo da San Gimignano]], anch'egli venerato come beato, con il quale visse per circa venti anni nel lebbrosario di [[Pieve di Santa Maria (Cèllole)|Cellole]] dedicandosi alla cura dei malati; morto Bartolo, divenne eremita nella non lontana, ma inospitale selva di Camporena dove morì intorno al [[1320]] dovo altri quattro lustri di penitenza. Sul luogo della sua morte è sorto nei secoli il [[Convento di San Vivaldo|complesso architettonico di San Vivaldo]]
 
 
==Biografia==
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=== La selva di Camporena ===
[[Immagine:Chiesa di San Regolo a Montaione.jpg|thumb|200px|Chiesa di San Regolo, Montaione]]
Vivaldo prese la decisione di condurre una vita eremitica: giunse alla inospitale selva di Camporena, oggi nel comune di [[Montaione]], prendendo alloggio in un tronco cavo di un grande castagno. Quella fu la sua casa per circa un ventennio: la tradizione vuole che Vivaldo sia morto il 1º maggio [[1320]], dopo il terribile inverno del 1319-1320. Gli abitanti di [[Montaione]] furono avvertiti della sua dipartita dalle campane della [[chiesa di San Regolo]], che suonaro prodigiosamente a festa (riprendendo il ''[[topos]]'' della morte di [[Santa Verdiana]] da [[Castelfiorentino]], di [[Santa Fina]] da [[San Gimignano]] e, poi, di beata [[Giulia Della Rena]] da [[Certaldo]]). I montaionesi accorsi nella selva di Camporena, trovarono il corpo di Vivaldo esanime dentro il castagno. Fu tumulato sotto l'altare maggiore della [[chiesa di San Regolo]].
 
==Culto==
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== Bibliografia ==
* Padre Alessandro Innocenti, ''S. Vivaldo Stricchi Eremita, terziario francescano (1260 - 1320'', 1995 (II ed.).
* Luigi Pecori, ''Storia della terra di San Gimignano'', a cura di Valerio Bartoloni, Certaldo (Fi), Arti Grafiche Nencini, 2006 (rist. anastatica dell'edizione del 1853), p.  449.
* Rosanna Caterina Proto Pisani, ''La Gerusalemme di San Vivaldo'', collana "Piccoli Grandi Musei", Firenze, Edizioni Polistampa, 2006, pp.  30 - 31. ISBN 88-596-0125-8
 
== Voci correlate ==