Boswellia: differenze tra le versioni

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L'[[incenso]] è una gommoresina che essuda dalla corteccia delle piante di ''Boswellia''; la raccolta si effettua producendo delle decorticazioni ovali sui rami usando un attrezzo che si chiama ''menghaf'', una specie di scalpello affilato da un lato per decorticare i rami e non affilato dall'altro per raccogliere la resina. Le specie che producono incenso della migliore qualità sono ''B. sacra'' , ''B. frereana'' e ''B. papyrifera''. La resina viene selezionata in 4 o 5 gradi di qualità a seconda della grandezza dei grani essiccati, del colore e della purezza; la qualità dipende però anche dal periodo di raccolta e dall'ambiente dove crescono le piante. L'incenso, al di là dei suoi impieghi nelle cerimonie tradizionali e nella medicina popolare dei paesi di produzione, è anche richiesto in molti mercati del vecchio e nuovo continente perché utilizzato in molte manifestazioni della vita religiosa e sociale e in svariati campi, dall'industria dei profumi a quella farmaceutica.
Una parte consistente della gommoresina è costituita da [[polisaccaridi]], fra cui galattosio e arabinosio, mentre il resto è formato da acidi pentaciclici, responsabili del profumo, i cosiddetti acidi boswellici.
 
 
[[File:Boswellia_sacra_Disegno_Carter.JPG|left|thumb|''Boswellia sacra'' disegnata per la prima volta (Carter, 1847)]]
 
 
Benché l'incenso sia conosciuto e sia stato utilizzato presso tutte le grandi civiltà mediterranee e medio-orientali da più di 3500 anni, le piante che lo producono sono state scoperte e descritte solo da qualche secolo: la pianta dell'Etiopia è stata scoperta nel 1805 a Tecazze (Etiopia) e descritta come ''B. papyrifera'' nel 1843; la pianta della Penisola Arabica è stata osservata per la prima volta nel 1844 presso Mirbat ([[Dhofar]]), poi nel 1846 a Ras Fartak, lungo le coste dello Yemen e descritta come ''B. sacra'' solo nel 1867. È davvero sorprendente che per tanti secoli sia avuta una completa ignoranza della fonte (l'albero) di un prodotto (l'incenso) così largamente utilizzato e ricercato!
La maggioranza delle specie di ''Boswellia'' presenta foglie composte imparipennate, caduche. La caducità è legata a periodi di riposo per ''[[estivazione]]'', cioè la pianta va a riposo, perdendo le foglie e sospendendo la fase vitale, nel periodo più caldo ed arido.