Giuliano di Toledo: differenze tra le versioni

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Presto però, per la scarsità di sacerdoti, furono chiamati ad incarichi importanti nella diocesi di Toledo, Gudila divenne arcidiacono ma morì successivamente ancora in giovane età mentre Giuliano svolse la sua opera, con grande diplomazia, nella Curia vescovile di Toledo e alla morte del vescovo Quirico venne nominato vescovo dal re [[Vamba (re visigoto)|Vamba]] e poi consacrato nel [[680]].
 
Fu coinvolto nell'episodio della deposizione del re da parte di un gruppo di nobili dissidenti capeggiati dal conte [[Flavius Ervigius|Flavio ErvigioErvige]], che gli fece credere che Vamba volesse abdicare ed entrare in convento. Poi ErvigioErvige somministrò una pozione soporifera al re e chiese a Giuliano di praticargli la tonsura. Quando il re si risvegliò fu troppo tardi, perché secondo le leggi di allora, ormai era divenuto religioso e non poteva tornare indietro. Giuliano descrisse quest'episodio nella sua opera ''Historia rebellionis Pauli adversus Wambam''.
 
Durante il suo episcopato presiedette quattro [[Concilio di Toledo|concili]]: il XII nel [[681]], il XIII nel [[683]], il XIV nel [[684]] e il XV nel [[688]], in quest'ultimo fu condannata l'eresia [[monotelismo|monotelita]] di Apollinare, con un decreto aggiunto, in cui Giuliano confermò la propria posizione teologica sulle ''Due volontà di Cristo'', tema al quale si dedicarono 17 canoni.
 
Su richiesta di ErvigioErvige, nel [[686]], scrisse il ''De Comprobationecomprobatione Aetatisaetatis Sextaesextae Contracontra Judaeos'', un'opera dagli accenti antisemiti che preconizzava la conversione degli ebrei.
Giuliano scrisse molte altre opere,; fra queste, una che proponeva la revisione della [[Rito mozarabico|liturgia mozarabica]], e i tre libri intitolati ''Prognostica'', che si occupano dei [[Novissiminovissimi]].
 
Giuliano fu sempre estremamente umile e disponibile ad aiutare tutti i poveri che bussavano alla sua porta.