Gandalf: differenze tra le versioni

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===Aspetti caratteriali===
Durante la sua prima apparizione, [[Bilbo Baggins]] descrive Gandalf come uno stregone che ha «l'abitudine di metter tuttosottosopratutto sottosopra».<ref name=CarattereGandalf > {{Cita | J.R.R. Tolkien, ''Lo Hobbit''| Capitolo I - "Una riunione inaspettata", p. 14|Lo Hobbit}}.</ref> Tale affermazione è giustificata dalle abitudini dello stregone di stravolgere le pacifiche vite degli Hobbit, in particolar modo dei giovani, i quali sono invogliati da Gandalf stesso per «partire per l'Ignoto in cerca di pazze avventure».<ref name=CarattereGandalf /> Nel progredire de ''Lo Hobbit'', si nota come Gandalf non sia solo un semplice stregone, ma una guida per i protagonisti e, soprattutto, una persona dotata di intelligenza, saggezza, spontaneità e semplicità d'animo. Tale caratteristiche spingono le persone che gli stanno intorno a riporre facilmente fiducia in lui. Specialmente Bilbo e Frodo, nel corso dei romanzi, si affidano a Gandalf nelle scelte da compiere: Frodo, ad esempio, decide di scegliere la strada di [[Moria (Tolkien)|Moria]] proposta da Gandalf, non curandosi dei pericoli che riserba il percorso.<ref>{{Cita | J.R.R. Tolkien, ''La Compagnia dell'Anello''| Capitolo IV (libro II) - "Un viaggio nell'oscurità", pp. 372-373|Il Signore degli Anelli}}.</ref> Inoltre, proprio per le sue abilità come guida e per la sua esperienza, verrà scelto da Elrond come guida della [[Compagnia dell'Anello (personaggi)|Compagnia dell'Anello]] durante il viaggio verso [[Mordor]].<ref name=references1>{{Cita | J.R.R. Tolkien, ''La Compagnia dell'Anello''| Capitolo III (libro II) - "L'Anello va a Sud", p. 347|Il Signore degli Anelli}}.</ref>
 
In una lettera del [[1954]], Tolkien si riferisce a Gandalf come un "Angelo incarnato".<ref>{{Cita | J.R.R. Tolkien, ''Lettere''| no. 156|Lettere}}.</ref>, e successivamente nel [[1965]] e nel [[1971]], come un essere angelico.<ref>{{Cita | J.R.R. Tolkien, ''Lettere''| no. 268|Lettere}}.</ref><ref>{{Cita | J.R.R. Tolkien, ''Lettere''| no. 325|Lettere}}.</ref>