Fuga dei Conti: differenze tra le versioni

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A causa di una tempesta furono costretti a deviare la loro rotta e giunsero in Francia e da lì via terra arrivarono fino in Italia.
Gli aristocratici irlandesi fuggivano dopo aver partecipato alla [[Guerra dei Nove Anni]] combattuta contro il prorompente dilagare inglese sull'isola.
Ma la loro presenza sul continente scatenò una vera e propria guerra diplomatica che coinvolse Inghilterra, Spagna e Francia. Quest'ultima rifiutò la riciesta di estradizione da parte degli spagnoli, che avevano aiutato militarmente i nobili irlandesi durante la Guerra dei Nove Anni, e che ora intendeva arrestarli allo scopo di non recare offesa agli inglesi alla vigilia del trattato di pace del [[1604]]. Alla fine, la trattativa diplomatica tra le due potenze giunse ad un compromesso secondo il quale gli esuli irlandesi avrebbero dovuto recarsi a [[Roma]] in esilio volontario dove trascorsero il resto della loro vita. Gli esuli giunsero a Roma nell'aprile del [[1608]] dove vennero accolti e ospitati da papa [[Paolo V]]. O'Donnell morì in quello stesso anno mentre O'Neill morì a Roma nelil [[20 luglio]] [[1616]], mentre progettava il suo ritorno in Irlanda, e venne sepolto nella [[Basilica di San Pietro]] dove una lapide ne testimonia la presenza.
 
L'episodio è importante perché segna la fine dell'antica aristocrazia irlandese di origine gaelica ed aprì la strada al fenomeno delle confische territoriali da parte degli inglesi.