Pieve dei Santi Stefano e Margherita: differenze tra le versioni

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[[File:Baccano_(Arcola)-pieve_ss_stefano_e_margherita-trittico.jpg|thumb|left|Trittico presso l'altare maggiore]]
 
La [[pieve]] dedicata a [[Stefano protomartire|Santo Stefano]] e [[Margherita di Antiochia|Santa Margherita]] è la chiesa matrice della comunità arcolana e la sua presenza è attestata da una [[bolla pontificia]] di [[Papa Eugenio III]] del [[1149]] che la confermava tra i beneibeni della bresciana [[abbazia di Leno]]. L'[[architettura preromanica]] fu trasformata in età [[Gotico|gotica]] e presenta un'[[abside]] quadrata, fiancheggiata da analoghe cappelle con ampi archi acuti a tre [[navate]].
 
All'interno è conservato un [[trittico]] in marmo del [[XIV secolo]] raffigurante la ''[[Beata Vergine]] e i Santi [[San Pietro apostolo|Pietro]] e [[San Giovanni Battista|Giovanni Battista]]'', una [[pala d'altare]] in marmo della seconda metà del [[XV secolo]] e una tavola ad olio ritraente la ''[[Madonna col Bambino|Maria assisa in trono col Bambino Gesù]] e i santi Margherita, [[San Nicola di Bari|Nicolò]], [[Bernardino da Siena]] e Stefano protomartire'', del [[XVI secolo]] e donata alla pieve dai massari del [[santuario di Nostra Signora degli Angeli]] di Arcola. Del [[1989]] è databile la statua di ''Santa Margherita'' dello scultore [[Rino Mordacci]]. Peculiare la scritta che sovrasta il portone d'entrata della chiesa: ''[[Terribilis est locus iste]]''.