Johann Nikolaus von Hontheim: differenze tra le versioni

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In sintesi questa è la sua dottrina:
# Autorità supreme nella Chiesa sono il [[concilio]] ed i [[vescovo|vescovi]], perché [[Cristo]] ha conferito la potestà suprema alla collegialità, che trova la sua massima espressione nel concilio; il concilio poi delega il papa affinché questa collegialità sia garantita.
# Di fatto il papa ha un primato ''honoris'', ''directionis'', ''inspectionis'': cioè deve sorvegliare che i decreti conciliari siano applicati; può anche prendere decisioni dogmatiche o disciplinari, ma con il consenso dell'[[episcopato]] (nega l'[[Infallibilità papale|infallibilità]] personale).
# Tutti i poteri attuali del papa (conferma e deposizioni di vescovi, dispense, [[Canonizzazione|canonizzazioni]], ecc.) sono il risultato di soprusi iniziati con le false [[Decretale|decretali]] del [[IX secolo]] e con [[Innocenzo III]]; questi poteri devono essere restituiti all'episcopato a cui sono stati sottratti.
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La [[Santa Sede]], cinque mesi dopo la pubblicazione della prima edizione, mise all'[[Indice dei libri proibiti|indice]] il libro (febbraio [[1764]]).
 
Nel [[1778]] Hontheim ritrattò le sue idee e fu obbligato da [[Pio VI]] ([[1775]]-[[1799]]) a pubblicare una [[lettera pastorale]] nella quale annunciava ai suoi fedeli che si era lasciato trascinare da opinioni pericolose.
 
Il [[febronianesimo]] fu definitivamente condannato da [[Papa Pio VI]] nel [[1786]] con il [[Breve apostolico|breve]] ''[[Super Soliditate Petrae]]'' ([http://www.totustuustools.net/magistero/p6supers.htm vedi)].