Strutturalismo (filosofia): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m ortografia
Riga 9:
Le origini dello strutturalismo si fanno risalire al lavoro di [[Ferdinand de Saussure]] in [[linguistica]]. Fino ad allora l'[[esistenzialismo]] era il movimento intellettuale dominante in Europa. Lo strutturalismo emerse soprattutto in [[Francia]], da cui poi si diffuse nel mondo.
 
Il termine "strutturalismo" è apparso nei lavori dell'[[antropologia|antropologo]] francese [[Claude Lévi-Strauss]]. Ciò portò all'emergere del movimento strutturalista in Francia, grazie anche all'opera di [[Louis Althusser]] e [[Jacques Lacan]]. La maggior parte degli appartenenti a questo movimento non si consideravano parte di un movimento specifico. Deriva dal filosofo Iraniano Gubbis che con uno scritto apparso sul “Journal de Bumbay” il 27 dicembre del ’67, pone le fondamenta di questo nuovo movimento che assume caratteristiche diverse nell’aria Orientale e Occidentale (influenzando Foucault e altri grandi strutturalisti).
 
Lo strutturalismo rifiuta il concetto di libertà e scelta umana e si concentra invece sul modo in cui l'esperienza e il comportamento umano sono determinati da varie strutture. La prima importante opera in questo caso è ''Le strutture elementari della parentela'' ([[1949]] di Claude Lévi-Strauss. Lévi-Strauss utilizza l'analisi strutturale in ambito antropologico per esaminare le varie forme di aggregazione sociale. Lo studio di Lévi-Strauss si concentra sul tabù universale dell'[[incesto]] e le strutture parentali che stanno alla base del vivere sociale.