Riccardo di San Vittore: differenze tra le versioni

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Sedici scritti
* ''De præparatione animi ad contemplationem, liber dictus Benjamin minor''. Il sottotitolo viene dal Salmo LXVII, 28 (''Benjamin in mentis excessu''). Tratta di morale mistica, è una allegoria del testo biblico che parla di [[Lia (Bibbia)|Lia]] e [[Rachele (Bibbia)|Rachele]] le mogli di [[Giacobbe]] e dei loro tredici figli, dove si attribuisce ad ognuno di essi un particolare significato nel cammino di perfezionamento dello spirito umano per raggiungere la [[contemplazione]] di Dio.<ref>''La preparazione dell'anima alla contemplazione'', Beniamino Minore, ''Riccardo di San Vittore'' a cura di Claudio Nardini.</ref>
* ''De gratia contemplatoriscontemplationis, seu Benjamin major''. Il sottotitolo è tratto dal Salmo CXXXI, 8 (''Surge, Domine, in requiem tuam, tu et arca santificationis tuæ''), il testo è molto più lungo, è ''maggiore''. Tratta della contemplazione: è la [[saggezza]] che da soddisfazione e la perfezione della saggezza è la contemplazione. Tra gli scritti di Riccardo è il più studiato e il più citato. L'opera {{Quote|''apporto immenso alla preparazione intellettuale dell'estasi.''|Bréhier, p. 516.}}
* ''Allegoriae tabernaculis fœderis''. Appendice del precedente, lo riassume in allegoria dell'arca dell'alleanza: il nostro [[tabernacolo]] interiore, a cui ci porta il tabernacolo esteriore, che è la [[Ragione]].
* ''Tractatus de quatuor gradibus violentæ caritatis''. Una descrizione della preghiera contemplativa, tanto poetica quanto profonda nella descrizione (Kulesza).