Vittoriale degli Italiani: differenze tra le versioni

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[[File:Vittoriale il complesso monumentale.jpg|thumb|right|800px300px|<center>Il Vittoriale degli Italiani, Il complesso monumentale</center>]]
 
Il '''Vittoriale degli Italiani''' non è solo la stupefacente casa di [[Gabriele d'Annunzio]], costruita a [[Gardone Riviera]] sulle rive del [[lago di Garda]] dal poeta-soldato con l'aiuto dell'architetto [[Giancarlo Maroni]], ma un complesso di edifici, vie, piazze, un teatro all'aperto, giardini e corsi d'acqua eretto tra il [[1921]] e il [[1938]] a memoria della sua "vita inimitabile" e delle imprese degli italiani durante la [[Prima Guerra Mondiale]].
Il Vittoriale oggi è una fondazione aperta al pubblico e visitata ogni anno da circa 180.000 persone.
 
''Ho trovato qui sul Garda una vecchia villa appartenuta al defunto dottor Thode. E' piena di bei libri... Il giardino è dolce, con le sue pergole e le sue terrazze in declivio. E la luce calda mi fa sospirare verso quella di Roma. Rimarrò qui qualche mese, per licenziare finalmente il "Notturno"'' scrive d'Annunzio alla moglie Maria in una lettera del febbraio del 1921, cioè pochi giorni dopo il suo arrivo a Gardone; nelle intenzioni del poeta il soggiorno gardesano doveva durare dunque solo poche settimane per completare la stesura del Notturno, mentre oggi si sa che quella gardonese sarebbe diventata la sua ultima e definitiva dimora.
 
[[File:Vittoriale il complesso monumentale.jpg|thumb|right|800px|<center>Il Vittoriale degli Italiani, Il complesso monumentale</center>]]
==Il complesso monumentale ==
[[File:Vittoriale, l'ingresso a doppio arco.jpg|thumb|left|250px|<center> Vittoriale degli Italiani, L'ingresso a doppio arco</center>]]
Il Vittoriale si estende per circa nove ettari sulle colline di [[Gardone Riviera]] in posizione panoramica, dominante il lago.
Accoglie il visitatore l''''ingresso monumentale''' costituito da una coppia di archi al cui centro è collocata una fontana che reca in lettere bronzee un passo del ''Libro segreto'', ultima opera scritta da Gabriele d'Annunzio: ''Dentro da questa triplice cerchia di mura, ove tradotto è già in pietre vive quel libro religioso ch'io mi pensai preposto ai riti della patria e dei vincitori latini chiamato Il Vittoriale''. A sormontare la fontana una coppia di cornucopie e un timpano con il famoso motto dannunziano ''Io ho quel che ho donato''. Dalle arcate d'ingresso si snoda un duplice percorso: il primo in leggera salita conduce alla '''Prioria''', la casa-museo di Gabriele d'Annunzio, e salendo ancora alla [[Puglia (ariete torpediniere)|nave militare ''Puglia'']] e al '''Mausoleo degli Eroi''' con la tomba del poeta; il secondo porta verso i '''giardini''', l''''Arengo''', e, attraverso una serie di terrazze degradanti verso il lago, si giunge alla '''limonaia''' e al '''frutteto'''.
[[File:Vittoriale degli Italiani, il teatro.jpg|thumb|right|500px250px|<center> Vittoriale degli Italiani, il teatro all'aperto</center>]]
Superato l'ingresso e presa la via verso la Prioria si incontrano il '''Pilo del Piave''' con la scultura della Vittoria incatenata dello scultore [[Arrigo Minerbi]], il ''Pilo del Dare in brocca'' cioè colpire nel segno, imbroccare. Sulla sinistra l''''anfiteatro''' progettato da Maroni fra il 1931 e il 1938 ma ultimato soltanto nel 1953. Ispirato ai teatri della classicità, e in particolar modo a quello di Pompei dove Maroni venne mandato in missione insieme allo scultore [[Renato Brozzi]], gode di uno strabiliante panorama sul lago avendo come naturale scenografia il Monte Baldo, l'isola del Garda, la rocca di Manerba nella quale al poeta tedesco Goethe parve di ravvisare il profilo di Dante e la penisola di Sirmione. È sede ogni estate una prestigiosa stagione di spettacoli che negli anni ha portato a calcare il palco i più grandi attori italiani, étoiles del mondo della danza come [[Carla Fracci]] ed [[Eleonora Abbagnato]], star della musica internazionale come [[Lou Reed]], [[Michael Bolton]] e [[Patti Smith]].
[[File:Isotta.jpg|thumb|left|250px|<center> Vittoriale degli Italiani, L'Isotta Fraschini di Gabriele d'Annunzio</center>]]
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===Zambracca===
[[File:Zambracca tavolo.jpg|thumb|right|250px|<center>Vittoriale, Prioria ''Zambracca''</center>]]
Il nome è derivato da un antico vocabolo provenzale che significa donna da camera. Anticamera alla stanza da letto e guardaroba, negli armadi e nei cassettoni ancora oggi vi è la biancheria del poeta, in questa stanza d’Annunzio sbrigava le ultime faccende della giornata e qui, seduto al tavolo, fu trovato morto la sera del 1° marzo 1938.
Alle spalle della scrivania la fornita farmacia del poeta, sull’armadio riproduzioni in gesso dei cavalli fidiaci del [[Partenone]]. Sulla scrivania il completo da scrittoio firmato da Mario Buccellati, orafo del Vittoriale e soprannominato dal Poeta Mastro Paragon Coppella, la testa d'aquila in argento di [[Renato Brozzi]], la testa dell'Aurora di Michelangelo.
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===Veranda dell'Apollino===
[[File:Apollino libri.jpg|thumb|left|300px250px|<center>Vittoriale, Prioria ''Veranda dell'Apollino''</center>]]
 
Il piccolo ambiente fu aggiunto da Maroni alla struttura originaria della villa per schermare la luce diretta del sole nella stanza della Leda e fungeva da saletta di lettura suggestivamente affacciata sui giardini del Vittoriale digradanti verso il lago. Il nome del vano deriva dal gesso di un [[kouros]] arcaico decorato dal Poeta con occhi azzurri, un prezioso perizoma e un fascio di spighe dorate, simbolo di abbondanza; la stanza è decorata da riproduzioni di ritratti famosi della pittura italiana del Rinascimento, animali in porcellana Lenci e [[Rosenthal]], tappeti e vasi persiani. Su un tavolino le fotografie della madre e di [[Eleonora Duse]].
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===Sala delle Reliquie===
[[File:Sala delle Reliquie.jpg|thumb|right|250px|<center>Vittoriale, Prioria ''Sala delle Reliquie''</center>]]
 
E’ la stanza dove d’Annunzio raccoglie immagini e simboli delle diverse fedi: una piramide di divinità e idoli orientali sormontata da una teoria di santi e martiri della religione cristiana in una sorta di sincretismo religioso affermato anche a lettere d’oro sulla trabeazione che corre lungo le pareti: ''Tutti gli idoli adombrano il Dio vivo / Tutte le fedi attestan l’uomo eterno''.
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===Oratorio Dalmata===
[[File:Oratorio Dalmata.jpg|thumb|right|250px|<center>Vittoriale, Prioria ''Oratorio Dalmata''</center>]]
 
Era la sala d'aspetto riservata agli amici ammessi all'interno della Prioria ed è caratterizzata da stalli cinquecenteschi sui quali sono indicati i posti del priore, del vice priore, del cancelliere. Presso il camino, una colonnetta romanica sorregge un leone proveniente dalla città dalmata di [[Arbe]]. Sulle pareti immagini religiose della più varia provenienza e un grande dipinto raffigurante Giobbe, attribuito alla scuola del [[Ribera]]. Al centro della stanza è invece raccolta una serie di oggetti liturgici - navicelle, turiboli, aspersori&nbsp;– con forte valore simbolico, mentre al centro del soffitto, ulteriore reliquia, è appesa l'elica dell'idrovolante con il quale nel 1925 [[Francesco De Pinedo]] compì il volo a tappe di 55.000 chilometri da [[Sesto Calende]] a Melbourne e Tokio.
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===Officina===
[[File:L'Officina.jpg|thumb|left|300px250px|<center>Vittoriale, Prioria ''L'Officina''</center>]]
E’ l'unica stanza della Prioria nella quale entra liberamente la luce naturale del giorno ed è l'unica arredata con mobili di rovere chiaro semplici e funzionali. Era lo studio di d'Annunzio, al quale si accede salendo tre alti scalini e passando sotto un basso architrave che costringe chi entra a inchinarsi di fronte all’arte. Leggii, scaffali inclinati e teche girevoli circondano il tavolo e lo scanno senza schienale su cui d’Annunzio scrive; a portata di mano stanno le opere di consultazione frequente, a cominciare dai vocabolari e dai repertori di cui l’autore si è sempre servito.
 
Su una delle due scrivanie spicca il busto velato di [[Eleonora Duse]], la grande attrice scomparsa nel 1924, che fu per d’Annunzio compagna e musa ispiratrice; un foulard di seta ricopre il volto della donna, “testimone velata” del suo impegno ininterrotto di scrittore. Ma ad arredare la scena della scrittura sono altresì i calchi della [[Nike di Samotracia]] e delle metope equestri del Partenone, le immagini fotografiche della [[Cappella Sistina]]. Qui d’Annunzio lavorava anche per sedici ore consecutive e qui, dopo aver ultimato il Notturno compose il Libro segreto, ultima sua opera.
[[File:Moderna stanza della cheli.jpg|thumb|right|250px|<center>Vittoriale, Prioria ''Sala della Cheli''</center>]]
 
===Corridoio del Labirinto===
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Sotto il colle mastio è collocata la [[Puglia (ariete torpediniere)|nave militare ''Puglia'']], forse il più suggestivo cimelio del Vittoriale. La nave, sulla quale trovò la morte [[Tommaso Gulli]] nelle acque di [[Spalato]], fu donata a d'Annunzio dalla Marina Militare nel 1923. I lavori per portarla al Vittoriale si rilevarono particolarmente impegnativi: si trattava di sezionare una nave e trasportarne per via ferroviaria la prora a 300&nbsp;km da La Spezia; per l’impresa furono necessari venti vagoni ferroviari e numerosi camion militari. A coordinare l’invio dei materiali e dirigere i lavori di ricostruzione venne designato l’ingegner Silla Giuseppe Fortunato, allora tenente del Genio Navale. La prua, simbolicamente rivolta verso l'Adriatico e la [[Dalmazia]], fu adornata da una [[polena]] raffigurante una Vittoria scolpita da [[Renato Brozzi]].
Nel sottocastello della nave, dal 2002, è stato allestito il Museo di Bordo che raccoglie alcuni preziosi modelli d'epoca di navi da guerra della collezione di Amedeo di Savoia, duca d'Aosta.
[[File:Nave Puglia.jpg|thumb|right|300px250px|<center>Vittoriale, la [[Puglia (ariete torpediniere)|nave militare ''Puglia'']] nel parco del Vittoriale</center>]]
 
Dalla Nave Puglia si può ammirare la valletta formata dai corsi dei torrenti dell' ''Acquapazza'' e dell' ''Acquasavia'' che si uniscono a valle nel ''laghetto delle Danze'' a forma di violino. Questo luogo, pensato da d'Annunzio per spettacoli coreutici, è attualmente chiuso al pubblico per problemi idrogeologici.
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All’ingresso sei schermi trasmettono filmati d’epoca dell’[[Istituto Luce]] o dell’Archivio storico [[RAI]].
Il museo ''D’Annunzio Segreto'' rappresenta dunque un incontro ravvicinato, intimo con il mondo quotidiano di Gabriele d’Annunzio nel suo stile di vita inimitabile e raffinatissimo.
[[File:Gli abiti di d'Annunzio nell'allestimento del nuovo museo D'Annunzio Segreto al Vittoriale.jpg|thumb|left|400px250px|<center>Vittoriale, Gli abiti di d'Annunzio nell'allestimento del nuovo museo D'Annunzio Segreto al Vittoriale.jpg</center>]]
 
== Nella cultura popolare ==