Basilica della Madonna dell'Umiltà: differenze tra le versioni

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[[File:Pistoia, madonna dell'umiltà, cupola 03 (brighter).jpg|thumb|200px|La cupola di Vasari]]
[[File:Pistoia, madonna dell'umiltà, cupola 01.JPG|thumb|200px|La cupola di Vasari]]
L'attuale edificio sorse sul luogo dell'antica chiesetta di ''Santa Maria Forisportae'', così detta perché edificata all'esterno della prima cerchia di mura ed era appena al di fuori della Porta Vecchia. La chiesetta, dedicata a Maria Assunta, ad uno dei suoi altari, presumibilmente sulla parete sinistra dell'atrio, su commissione del vescovo B. Andrea Franchi, nel [[1382]] un pittore (forse il pistoiese [[Paolo Serafini]] o Giovanni di Bartolomeo Cristiani o, secondo alcuni, da Fra Paolo o Barnaba da Modena) aveva dipinto ad affresco un'immagine della [[Madonna dell'Umiltà]], cioè non seduta in trono, secondo un'[[iconografia]] che in Italia conobbe una diffusione particolare proprio fra Tre e Quattrocento.
 
Il [[17 luglio]] [[1490]], in mezzo all'infuriare delle lotte interne fra [[Panciatichi (famiglia)|Panciatichi]] e [[Cancellieri (famiglia)|Cancellieri]], alcune persone videro stillare dalla fronte dell'umile immagine tre sottili rivoli di un "prodigioso licore", quasi che la Vergine soffrisse nell'assistere impotente a tanti scempi fratricidi.