Storia di Treviso: differenze tra le versioni

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===Trecento===
Dopo la cacciata dei caminesi, Treviso sembrava avviarsi a nuova vita tanto che si dotò di un nuovo statuto di carattere comunale. Nel [[1318]] vennero respinti due attacchi di [[Cangrande Delladella Scala]] e, temendo il pericolo di nuovi assalti da parte scaligera, Treviso chiamò in aiuto il [[Sovrani d'Austria|Duca d'Austria]] Federico. Nel [[1319]] la città, come quella di [[Padova]], venne occupata dalle truppe della [[Contea di Gorizia]] guidate da Enrico II, era infatti un punto strategico per i Goriziani dal momento che era vicina a Verona (furono inevitabili gli scontri tra Enrico II e Cangrande della Scala) e chiudeva anche un cerchio intorno al [[Friuli]] affermando così il predominio Goriziano sulla regione.
L'entrata dei Goriziani viene descritta come solenne e trionfale, il conte era acclamato da tutti e ben presto si guadagnò la stima dei grandi della città, infatti pochi giorni dopo il consiglio cittadino a pieni voti gli affidò pieni poteri sopra la città.
Poco tempo dopo la città sprofondò però in un'altra grave lotta tra le fazioni. Mel [[1328]] Treviso si trovò sotto la tirannia di [[Guecello Tempesta]]. L'anno successivo Cangrande conquistò Treviso. Il dominio scaligero su Treviso durò fino al [[1339]]. Nel [[1339]] [[Repubblica di Venezia|Venezia]] alleata con Firenze, dichiarò guerra agli scaligeri e riuscì a conquistare la città sul Sile; iniziava così per Treviso la prima dominazione veneziana. Nel [[1344]] il Consiglio trevigiano cedette a Venezia le città, i castelli, i beni, le ragioni e le giurisdizioni.<ref>Adriano Augusto Michieli, Storia di Treviso, pp. 127-136</ref>