Strage del Duomo di San Miniato: differenze tra le versioni

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Il [[Giudice per le indagini preliminari]], Marco De Paolis, con decreto del 20 aprile 2002,<ref name=sentenza>Tribunale della Procura Militare di [[La Spezia]], Dispositivo della sentenza di archiviazione n.262/96/R. ignoti.</ref> disponeva l'archiviazione del fascicolo ritenendo "verosimile l'ipotesi sostenuta da esperti e storici circa l'insussistenza di una azione criminale condotta dai tedeschi in danno della popolazione civile italiana di San Miniato, reputando invece preferibile accogliere la tesi di un errato svolgimento di un tiro di artiglieria da parte delle truppe alleate".<ref name=sentenza/><ref name=ArchChelli2>Archivio privato Chelli, comunicazione agli atti con protocollo n.1897 del 7 luglio 2006 dell'allora procuratore Marco De Paolis.</ref> In una comunicazione del 2006 agli atti della procura De Paolis precisava che questo provvedimento era «allo stato l'unico accertamento giudiziario esistente sulla vicenda».<ref name=ArchChelli2/>
 
La ricerca storiografica, la documentazione militare, le [[balistica forense|perizie balistiche]] e la sentenza di archiviazione dell'accertamento giudiziario, hanno chiarito definitivamente la responsabilità della morte dei 55 civili italiani,non di meno tutto il materiale predetto , unitamente all'inchiesta promossa dal Comune nel 2004 non ha potuto, saputo o voluto accertare come avvenne che l'eccidio causato dagli americani durante il loro cannoneggiamento
{{P|domanda retorica piu' da comizio le cui risposte oggettive sono scritte nelle righe sovrastante, mentre i commenti di risposta sarebbero in ogni caso POV, e neppure spiega cosa si intenda per giustizia mancata per le famiglie delle vittime, vittime civili della guerra, come le migliaia di altri civili europei che morirono per esempio sotto i bombardamenti aerei|storia|maggio 2012|sezione=lasciando però in sospeso, come osservano gli storici Claudio Biscarini e Kertsin Von Lingen, l'interrogativo riguardante il «perché quel colpo americano divenne per sempre eccidio tedesco, calunnia per l'allora vescovo Ugo Giubbi e giustizia mancata per le famiglie delle vittime e per la memoria storica di San Miniato». Secondo Biscarini e Von Lingen «consegnare i documenti (delle istruttorie) agli italiani, significava per gli americani che il processo non ci sarebbe mai stato e non se ne sarebbe parlato più».<ref>Claudio Biscarini, Kertsin Von Lingen, articolo su "[[La Nazione]]" del 3 agosto 2003.</ref>}}
venisse attribuito ai tedeschi. Le conseguenze sono tutt'ora presenti nel tessuto sociale,antropologico,morale e civile di San Miniato nelle non sopite dialettiche vivaci anche fuori di contesti politici.
 
==Le lapidi della memoria==