Osroene: differenze tra le versioni

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Il territorio di questo regno, che corrispondeva all'alto corso dell'[[Eufrate]], fu frequentemente il campo di battaglia delle potenze dell'[[Anatolia]], della [[Persia]], della [[Siria]] e dell'[[Armenia]].
 
Con la dissoluzione dell'[[Impero seleucide]], il suo territorio fu spartito tra [[Repubblica Romanaromana]] e [[Parti]]: l'Osroene divenne [[stato vassallo]] dei Parti, sotto una dinastia di sovrani [[arabi]] ([[132 a.C.]]); molti dei sovrani si chiamavano [[Abgar]] o [[Manu]], ed erano sceicchi arabi stanziati nelle città, ma i Romani cercarono ripetutamente di conquistarlo.<ref>J. F. Healey, H. J. W. Drijvers, ''The Old Syriac Inscriptions of Edessa and Osrhoene: Texts, Translations, and Commentary'', BRILL Publishers, 1999, ISBN 90-04-11284-7, pp.35-36</ref><ref>M. A. R. College, ''The Parthians'', 1967 (see p.58)</ref> Lo stesso nome "Osroene" deriva da ''Osroes'', uno sceicco arabo che nel [[120 a.C.]] contese ai Seleucidi il controllo della regione.<ref>C. Anthon, ''A System of Ancient and Medieval Geography for the Use of Schools and Colleges'', Harper Publishers, 1850, Digitized 2007, p.681</ref>
 
[[File:Osroene.png|thumb|L'Osroene come provincia romana nel 120]]
 
[[Tigrane II]] di [[Armenia]] strappò [[Atropatene|Media Atropatene]], [[Gordiene|Corduene]], [[Adiabene]] e la regione attorno a [[Nisibis]] ai [[Parti]], instaurando una dinastia araba in Osroene;<ref>Theodor Mommsen, ''The History of Rome'', libro V, p. 3 ([http://www.ebooksread.com/authors-eng/theodor-mommsen/the-history-of-rome-book-v-507/page-3-the-history-of-rome-book-v-507.shtml]).</ref> successivamente la regione passò sotto l'influenza romana a seguito della conquista di [[Lucio Afranio (console 60 a.C.)|Lucio Afranio]], che partì dalla Corduene e invase la [[Mesopotamia]] settentrionale e, dopo aver attraversato il deserto, sconfisse gli arabi di Osroene con l'aiuto degli elleni di [[Carre]].<ref>Theodor Mommsen, ''The History of Rome'', libro V, p. 9 ([http://www.ebooksread.com/authors-eng/theodor-mommsen/the-history-of-rome-book-v-507/page-9-the-history-of-rome-book-v-507.shtml]).</ref>
 
[[Abgar I]] firmò un trattato di pace con i Romani all'epoca di [[Gneo Pompeo Magno]]. In occasione della campagna di [[Marco Licinio Crasso]] contro i [[Parti]] ([[53 a.C.]]), fu alleato del triumviro, passando poi dalla parte del re dei Parti [[Orode II]]; il suo compito fu quello di fingere di continuare ad essere un alleato di Crasso e di fornirgli informazioni e consigli ingannevoli. Convinse Crasso a non avanzare sulla città greca di [[Zeugma (città)|Seleucia]] sull'[[Eufrate]], e di attaccare invece direttamente [[Surena]] e abbandonandolo nel corso della [[battaglia di Carre]] per passare al nemico.<ref>[[Cassio Dione]], ''[[Storia romana (Cassio Dione)|Storia romana]]'', xl.20.</ref>
 
Intorno al [[116]], nell'ambito delle [[campagne partiche di Traiano]], il generale romano [[Lusio Quieto]] saccheggiò Edessa e pose fine all'indipendenza dell'Osroene. Dopo la guerra contro i Parti di [[Marco Aurelio]], i Romani costruirono dei forti e insediarono una guarnigione a Nisibis. L'OsroerneOsroene cercò di ribellarsi ai Romani, ma nel [[216]] il re [[Abgar IX]] fu catturato ed esiliato a Roma, mentre la regione divenne una [[provincia romana]].
 
Tra la campagna di Traiano e la perdita dell'indipendenza nel 216, Edessa vide l'espandersi del [[Cristianesimo]]; Abgar IX fu il primo sovrano cristiano di Osroene. Tra le principali figure religiose che vissero in questa regione si ricorda [[Taziano il Siro]], che compose il ''[[Diatessaron]]'' in siriaco, un'opera eclettica giudeo-cristiana con influenze dualistiche che divenne il vangelo per antonomasia dei parlanti siriaco.
 
L'imperatore [[Decio]] prese il controllo di Edessa facendone la base per le sue campagne contro i [[Sasanidi]]. Con la riforma di [[Diocleziano]], la provincia di Osroene fu inclusa nella [[diocesi d'Oriente]], parte a sua volta della [[prefettura del pretorio d'Oriente]]: come tale era comandata dal ''[[duce (storia romana)|dux]] Osroenae'' che comandava, nel [[400]] circa, le seguenti truppe:
*''Equites Dalmatae Illyriciani'', acquartierata a Ganaba.
*''Equites promoti Illyriciani'', Callinico.