Portuno: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Palafitte-Lago_di_Ledro.jpg|thumb|Il nome del dio Portuno potrebbe essere un ricordo di quando i progenitori dei [[Latini]] vivevano in villaggi di [[palafitte]].]]
Da questa radice sarebbe derivato l'[[avestico]] ''peretu'', che ha il significato di "passaggio", specialmente di "ponte" e talvolta di "guado"; nelle [[lingue celtiche]] abbiamo il [[lingua gallica|gallico]] ''ritu-'', il [[Lingua gallese|gallese]] ''ryd'', l'[[lingua irlandese|irlandese]] ''rith'' che hanno l'esclusivo significato di "guado"; tra le [[lingue germaniche]], abbiamo il [[Lingua norrena|norreno]] ''fjörðr'' (da ''*ferthu-''), [[antico inglese|anglosassone]] ''ford'', [[antico alto tedesco]] ''furt'', che hanno il significato di "guado"<ref name="dum2">Georges Dumézil, ''Feste romane'', pag. 42. Genova, Il Melangolo, 1989. ISBN 8870180913.</ref>.
 
Secondo una tesi di [[Giuliano Bonfante]], poi ripresa anche da [[Georges Dumézil]], Portuno sarebbe stato in origine il dio degli attraversamenti d'acqua, cioè dei guadi e tale interpretazione risalirebbe ai tempi in cui gli antenati dei [[Latini]] vivevano in villaggi [[palafitta|palafitticoli]] nell'area centro-europea. In quel contesto, l'accesso al villaggio sarebbe stato contemporaneamente un porto (per l'attracco delle imbarcazioni) e una porta (per l'entrata al villaggio)<ref name="bonfante">Giuliano Bonfante, "Tracce di terminologia palafitticola nel vocabolario latino?", ''Atti dell'Istituto Veneto di scienza, lettere e arti'', 97, 1937, pp. 53-70.</ref>.