Battaglia di Zorndorf: differenze tra le versioni

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Nonostante i ripetuti attacchi, Federico non era riuscito a distruggere l'esercito russo e la situazione tattica era favorevole al generale Fermor, mentre i prussiani si trovavano tagliati fuori da Küstrin. Il giorno seguente, dopo un breve scontro di artiglierie, fallirono alcuni abboccamenti tra le due parti per la raccolta dei feriti e la sepoltura dei morti; Federico rifiutò ogni concessione e l'operazione venne eseguita brutalmente dai prussiani che non risparmiarono i feriti russi e ammucchiarono in fosse comuni cadaveri e moribondi. Nella notte del 26-27 agosto il generale Fermor si diresse, dopo aver abbandonato Zorndorf, a Klein-Cammin dove arrivò in ordine con i feriti e il traino dell'armata; i prussiani non cercarono di intralciare il movimento dell'esercito russo<ref>L.Casali, ''Federico II di Prussia'', p. 275.</ref>.
 
Il [[31 agosto]] l'armata russa iniziò la ritirata definitiva verso [[Landsberg]] dove si ricongiunse con le truppe del generale Rumjantsev; la propaganda prussiana, di fronte al ripiegamento nemico, potèpoté quindi sbandierare il conseguimento di una grande vittoria, ma realisticamente Federico ammise con il fratello Enrico le grande difficoltà della battalgia, le sanguinose perdite, la tenacia e il coraggio dei soldati russi, il cedimento di alcuni reparti prussiani dell'ala sinistra. Il re decise di inviare all'inseguimento dei russi solo una parte delle sue truppe al comando del generale von Manteuffel; preoccupato dalla situazione delle operazioni in [[Sassonia]], egli decise di abbandonare il fronte orientale e di recarsi subito a sud per contrastare le armate austriache del feldmaresciallo von Daun<ref>L.Casali, ''Federico II di Prussia'', pp. 275-276.</ref>.
 
== Bilancio e conseguenze ==