Guglielmo Libri Carucci dalla Sommaja: differenze tra le versioni

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{{chiarimento|''[[Nomen omen]]''|[[Discussione:Guglielmo Libri Carucci dalla Sommaja|vedi discussione]]}}: Libri non fu soltanto un eccellente matematico, ma anche un appassionato ed espertissimo [[bibliofilia| bibliofilo]] (''[[sui generis]]'' però, dato che non esitava a strappar via dai volumi le pagine che più gli interessavano) e soprattutto un incredibile ed inaudito ladro di libri. La maggior parte dei furti la perpetrò ai danni della [[Biblioteca Medicea Laurenziana]] di Firenze e di parecchie biblioteche francesi, sfruttando nel secondo caso la circostanza che per la sua erudizione e la sua indiscussa competenza in materia era stato nominato ''Secrétaire de la Commission du Catalogue général des manuscrits des bibliothèques publiques de France''.
 
Con il passare del tempo, questa sua incresciosa attività divenne sempre più impudente e frenetica tanto da destare i primi sospetti e quando Libri intuì che stava per essere scoperto fece imbarcare per l'[[Inghilterra]] 18 grossi bauli pieni di refurtiva (i pezzi sottratti erano almeno 30.000) e riparò a [[Londra]] dove entrò in contatto con [[Antonio Panizzi]], direttore della [[British Library]]. Alla metà degli [[Anni 1840|anni quaranta]] la sua biblioteca contava oltre 1800 manoscritti e 40.000 volumi a stampa provenienti da aste, acquisizioni di importanti fondi privati e, in parte, come fu provato in seguito, da appropriazione indebita.<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/guglielmo-libri_(Dizionario-Biografico)/ Guglielmo Libri in Dizionario Biografico – Treccani<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Dopo la prima denuncia anonima di furto vendette la sua collezione a [[lord]] Bertram Ashburnham.
 
Nel [[1848]] venne formalmente denunciato e nel [[1850]] la Corte d'appello di [[Parigi]] lo condannò in contumacia a dieci anni di prigione. Nello stesso anno fu sostituito da [[Gabriel Lamé]] alla cattedra di matematica del ''Collège de France''.
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Dopo la sua morte sia il governo francese che quello italiano riuscirono a riacquistare buona parte delle opere sottratte (negoziandone l'acquisto dall'erede di lord Ashburnham), reintegrando in una certa misura i patrimoni delle biblioteche depredate.
 
Nel febbraio [[2010]], in una piccola università privata della [[Pennsylvania]] è stata rinvenuta una lettera di [[Cartesio]] datata 27 maggio [[1641]] indirizzata all'amico [[Marin Mersenne]]. Si tratta di quattro cartelle ritenute molto importanti dagli studiosi del grande matematico e filosofo francese. Esse facevano parte dell'inventario delle opere rubate da Libri ed erano considerate ormai disperse. L'8 giugno dello stesso anno, le quattro cartelle sono state restituite all'[[Institut de France]].<ref>[http://www.guardian.co.uk/world/2010/jun/22/descartes-letter-found-return-france Descartes letter found by web surfer heads home to France | World news | The Guardian<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.canalacademie.com/ida5876-Une-lettre-de-Descartes-volee-au-XIXe-siecle-rendue-a-la-Bibliotheque-de-l-Institut-de-France.html Une lettre de Descartes volée au XIXe siècle, rendue à la Bibliothèque de l'Institut de France<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
==Note==