John Perrot: differenze tra le versioni

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==Attraverso tre sovrani==
 
John Perrot nacque fra il [[7]] e l'[[11 novembre]] [[1528]] ad [[Haverfordwest]], terzogenito di Mary Berkeley e Thomas Perrot, Esquire di Haroldston. Si è ipotizzato che egli potesse essere uno dei figli illegittimi di [[Enrico VIII d'Inghilterra]], ipotesi avvalorata dal fatto che John gli somigliasse sia per carattere che per aspetto<ref>Owen, Henry (2009) [1902]. Old Pembroke Families in the ancient County Palatine of Pembroke. BiblioBazaar</ref>. Altri invece non sono d'accordo con questa idea, asserendo che tale diceria nacque quando Robert Nauton scrisse di questa diceria usando informazioni di seconda mano dal momento che lui e John non si conobbero mai, attingendo a fonti inesatte e storicamente inaccurate, raggiungendo così conclusioni sbagliate circa la sua paternità<ref>urvey, Roger (2005). The treason and trial of Sir John Perrot. Cardiff: University of Wales Press</ref>. Per esempio John non era il primo figlio dei Perrot, ma il terzo, e non vi sono prove che attestino la presenza di Mary Berkeley nello stesso luogo in cui era il re al momento in cui sarebbe dovuto avvenire il concepimento. Nauton attinge anche ad un racconto di Owen Hopton ([[1519]]-[[1595]]), luogotenente della [[Torre di Londra]], secondo il quale John gli avrebbe chiesto se la regina avrebbe permesso a suo fratello di soffrire, tale affermazione dimostrerebbe che John fosse quantomeno al corrente delle dicerie sulla sua nascita, ma risulta che Hopton avesse lasciato l'incarico più di un' anno prima all'imprigionamento di John.
Illazioni a parte John in giovinezza si unì alla corte di [[William Paulet, I marchese di Winchester]] e da lì si introdusse alla corte di Enrico VIII nel [[1547]], il re morì però quello stesso [[gennaio]] e la carriera di John subì una battuta d'arresto. Quando il mese successivo venne incoronato [[Edoardo VI d'Inghilterra]] John ricevette la nomina a cavaliere e nel [[1551]] fu nominato Gran Sceriffo del Pembrokeshire, sua contea nativa.
Nello stesso anno John si recò in [[Francia]] al seguito di William Parr, I marchese di Northampton ([[14 agosto]] [[1513]]-[[28 ottobre]] [[1571]]) per negoziare il matrimonio del re con [[Elisabetta di Valois]], primogenita di [[Enrico II di Francia]] e [[Caterina de' Medici]]. L'abilità di John nella caccia esercitarono un certo fascino su Enrico che gli offrì di rimanere alla sua corte dietro compenso, egli rifiutò, ma una volta tornato in patria trovò che tutti i suoi debiti erano stati ripagati dal sovrano francese.
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==Lord luogotenente==
 
Nel [[1584]] John venne nominato [[Lord luogotenente d'Irlanda]] al posto di Arthur Grey, XIV barone Grey di Wilton ([[1536]]-[[1593]]) che era tornato in patria due anni prima. Il suo primo incarico fu il dare il via alle [[Plantations of Munster|Plantations of Ireland]] che erano l'inizio di una significativa ondata di migrazioni di coloni inglesi voluta dai politici britannici. Le terre che venivano fornite ai coloni erano quelle che erano state espropriate ai [[Conti di Desmond|Conte di Desmond]] alla condizione che gli affittuari vi stabilissero fattorie per costruire nuovi villaggi.
Prima di cominciare questo progetto John dovette fronteggiare delle incursioni che si ebbero nell'Ulster ad opera degli [[scozzesi]] delle [[Highlands]] ad opera di un paio di clan che erano stati chiamati da [[Sorley Boy MacDonnell]] un irlandese-scozzese che si era stabilito ad Atnrim insieme ai propri uomini. John superò il Pale e raggiunse l'[[Ulster]], ma MacDonnell era già scappato in [[Scozia]] e fece ritorno solo con altri rinforzi. Dopo diverse campagne nel [[1586]] John ottenne la sottomissione di MacDonnell e più o meno in quel periodo egli approvò il rapimento di [[Red Hugh O'Donnell]], allora quattordicenne, una mossa attuata per far avere alla corona un po' più di influenza nell'Ulster, la sua politica nel nord dell'Irlanda funzionò e portò alla sottomissione anche di [[Hugh Maguire]] Signore di Fermanagh.
Al sud la colonizzazione era partita lentamente a causa di alcune minacce legali esercitate dai proprietari unite alle ribellioni di chi si era visto confiscare tutti gli averi. Nel [[1585]] John aveva avuto successo nel perfezionare un accordo nel [[Connaught]] in un inusualmente imparziale contratto fra la corona ed i tenutari della terra. In quello stesso anno il parlamento venne convocato a [[Dublino]], il primo dal [[1569]], in ogni caso la seduta produsse un certo disappunto negli astanti, perché nonostante fossero stati dichiarati confiscati tutti i beni dei Desmond e la famiglia dichiarata decaduta, la seduta incontrò difficoltà in particolare sulla sospensione delle Poynings' Law. Il parlamento fu prorogato al [[1587]] e John fu così frustrato dalle fazioni che esercitavano la loro influenza in entrambe le camere da pregare la regina di richiamarlo in patria.
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Dopo il ritorno in patria i suoi nemici continuarono l'opera per condurlo alla rovina. All'inizio egli venne accolto con favore ed ammesso al [[Consiglio privato di sua maestà]] dove continuò a manifestare interessi per gli affari irlandesi attraverso la corrispondenza che teneva con diversi membri del concilio di Dublino. Nei momenti concitati che seguirono la sconfitta dell'[[Invincibile Armata]] nel [[1588]] John si trovò ad essere accusato di tradimento sulla base delle asserzioni di un prete che era stato condannato, Dennis O'Roghan. Le prove erano contenute nella corrispondenza presumibilmente indirizzata John quale Lord luogotenente (con la sua firma in calce) a [[Filippo II di Spagna]] e ad [[Alessandro Farnese]] in cui erano contenute inconfutabili promesse ed affari in relazione al prossimo futuro di Inghilterra, Galles ed Irlanda.
Il successore di John ordinò un'indagine a Dublino e furono prodotte le prove che i documenti di O'Roghna erano falsi tanto che sembrò che le accuse fossero prossime a cadere. La cosa non venne però lasciata lettera morte e, forse su richiesta di John, fu deciso di indagare sul come le prove fossero state prodotte la prima volta un processo che imbarazzo il Luogotenente in carica. L'indagine venne condotta, sempre a Dublino, da uomini che erano in maggioranza dalla parte di John.
In un lungo interrogatorio il prete disse di essere stato torturato dai membri della commissione, al che il Luogotenente, agendo su diretto ordine della regina, riprese in mano le indagini e spedì i risultati al Consiglio privato. John dovette fronteggiare un altro momento di crisi quando altre prove furono portate, le più degne di nota erano state date dal suo precedente segretario, dove si mostrava il violento linguaggio che usava nelle sue conversazioni private contro la regina. Fu prodotta anche la prova del fatto che egli era precedentemente a conoscenza della ribellione di [[Brian O'Rourke]] avvenuta nel [[1589]] nel Connaught.
John venne quindi portato alla [[Torre di Londra]] nel [[1592]] con l'accusa di [[Alto tradimento]], furono portate sia le lettere false ad opera del prete che le lettere concernenti la ribellione di O'Rourke, ma quelle di maggior peso furono quelle in cui parlava della regina in termini assai poco lusinghieri e screditando la sua legittimità in parecchie occasioni. John protestò violentemente la propria innocenza, ma venne comunque dichiarato colpevole, la sentenza venne rimandata e mentre aspettava il perdono reale John morì nella Torre il [[3 novembre]] [[1592]].
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*Lettice Perrot che sposò [[Arthur Chichester]]
 
Nel [[marzo]] [[1593]] le proprietà di John, che erano state confiscate, vennero ridate alla famiglia così che suo figlio Thomas che doveva sposare la figlia di [[Walter Deveraux, I conte di Essex]] poté ereditare<ref>Roger Turvey, ‘Perrot, Sir John (1528–1592)’, Oxford Dictionary of National Biography, Oxford University Press</ref>.
 
==Note==