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Il primo numero dell'<nowiki></nowiki>''Iskra'' si apriva con l'articolo di Lenin ''I compiti urgenti del nostro movimento'', in polemica con gli economicisti del «Rabočee Delo» i quali, mettendo da parte i compiti politici del proletariato, sostenevano che i lavoratori dovevano limitarsi a condurre, in alleanza con i liberali, una lotta per ottenere miglioramenti economici. Lenin riaffermava che il compito politico immediato dei socialdemocratici russi era l'«abbattimento dell'autocrazia e la conquista della libertà politica», come indicato da anni dalle organizzazioni socialdemocratiche e, più recentemente, dall'<nowiki></nowiki>''[[Emancipazione del lavoro]]'' e dal [[Partito operaio socialdemocratico russo]] fondato nel [[1898]]. Occorreva mantenere uno stretto collegamento tra lotta politica e lotta economica, rappresentando gli interessi del movimento operaio nel suo complesso, il quale si emancipa solo con il socialismo. A questo scopo, il compito fondamentale dei socialdemocratici era contribuire «all'organizzazione politica della classe operaia».<ref>Lenin, ''I compiti urgenti del nostro movimento'', «Iskra», n. 1, in Id., ''Opere complete'', 4, pp. 401-406.</ref>
 
Anche l'articolo di Martov ''I nuovi amici del proletariato russo'' sottolineava che «il fine economico del movimento operaio è inseparabile dalla lotta politica, che sola può garantire il suo raggiungimento. Perciò, per sviluppare la coscienza operaia, la propaganda rivoluzionaria della lotta politica deve procedere a fianco del movimento economico della classe operaia». La tattica degli economicisti, indipendentemente dalla loro volontà, avrebbe potuto perfino condurre allo [[zubatovismo]].<ref>J. Martov, ''I nuovi amici del proletariato russo'', «Iskra», n. 1, in V. I. Nevskij, cit., p. 162.</ref>
 
== Note ==