Disobbedienza civile: differenze tra le versioni

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In Italia ebbe una buona notorietà il saggio del [[1965]] ''L'obbedienza non è più una virtù'' di [[Don Lorenzo Milani]], che appoggiava l'[[obiezione di coscienza]] contro il servizio militare.
 
Uno dei massimi analisti (oltre che fautore) della disobbedienza civile contemporanea è lo storico radicale americano [[Howard Zinn]]. Nella sua celebre raccolta di saggi "Disobbedienza e democrazia", egli ci ricorda come "E'È giusto disobbedire a leggi ingiuste, ed è giusto disobbedire alle sentenze che puniscono la violazione di quelle leggi".<ref>Howard Zinn, "Disobbedienza e democrazia", ed. Il saggiatore, pag. 236</ref>
Nello stesso testo l'autore ci mostra poi, con resoconti e testimonianze, come molti diritti civili negli Usa siano stati conquistati solo con la disobbedienza: le stesse giurie, chiamate dallo stato a giudicare i disobbedienti, pronunciavano verdetti di assoluzione (jury nullification), dopo essere state sensibilizzate dalla disobbedienza civile stessa, a dimostrare che l'obiezione di coscienza può essere più importante della ragion di stato.
 
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