Archivio di Stato (Italia): differenze tra le versioni
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L''''Archivio di Stato''' è un [[archivio]] le cui competenze consistono nella conservazione e sorveglianza del [[patrimonio archivistico]] e [[patrimonio documentario|documentario]] di [[Proprietà (diritto)|proprietà]] dello [[stato]] e nella sua accessibilità alla pubblica e gratuita consultazione.
==Organizzazione amministrativa==
Gli Archivi di Stato sono articolazioni delle [[Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici]] (DRBCP), organi territoriali del [[Ministero per i Beni e le Attività Culturali]]. Dal punto di vista tecnico-scientifico dipendono dalla Direzione Generale per gli Archivi del [[Ministero per i Beni e le Attività Culturali|MiBAC]]<ref>
In ogni [[capoluogo di provincia]] [[
===Finalità degli Archivi di Stato===
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A differenza degli Archivi di Stato le Soprintendenze Archivistiche, presenti in ogni regione con sede nel capoluogo, si occupano della vigilanza sulla corretta conservazione e tutela degli archivi degli enti pubblici territoriali (regioni, provincie e comuni) e non territoriali (INPS, Camere di commercio, ASL, Banca d'Italia, ecc.) e quelli privati dichiarati bene culturale.
Il nome tecnico della sua mansione di controllo è "sorveglianza" (in
Le Sezioni di Archivio di Stato sono trentacinque (la legge stabilisce un numero massimo di quaranta): sono istituzioni analoghe agli Archivi di Stato, ma poste in un comune non capoluogo, e subordinate all'Archivio di Stato del capoluogo. Si tratta di archivi formatisi storicamente con una rilevante qualità e quantità e che, secondo il principio della pertinenza territoriale, sarebbe sconsiderato trasferire altrove poiché strettamente legati al territorio dove hanno sede.
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