Charles Mingus: differenze tra le versioni

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Genio pazzo e "arrabbiato" per sua stessa definizione,<ref>Tanto da intitolare la sua autobiografia ''Beneath the Underdog'', tradotto con ''Peggio di un bastardo'' nelle edizioni italiane. Il termine Underdog però non significa solo "cane bastardo" ma designa anche il cavallo svantaggiato dal pronostico nelle scommesse ippiche e per estensione chi parte o è in condizioni di ingiusto svantaggio, in pratica i neri d'America, mentre "beneath" significa non solo "peggio" ma anche "dietro".</ref> studia il [[trombone]] e il [[violoncello]] prima di passare al contrabbasso su consiglio dell'amico [[Buddy Collette]].
 
OssessionatoMingus, ossessionato dagli atteggiamenti di razzismo nei suoi confronti da parte sia di bianchi che di neri a causa delle sue origini meticce, è uno dei primi a fondere musica e politica nei propri brani e, inoltre, mostra subito una fortissima spinta a primeggiare<ref>Arrigo Polillo. ''Jazz''. Mondadori, Milano 1998, pag 693 e seguenti.</ref>.
 
Decide così di diventare il migliore bassista sulla scena, e ci riesce nel giro di pochi anni, suonandostudiando prima con [[Red Callender]], che suonò con [[Louis Armstrong]], e poi con [[Hernan Reinshagen]] - primo contrabbassista della filarmonica di [[New York]] - nel corso della sua carriera suona [[Illinois Jacquet]], [[Dinah Washington]]; quando nel [[1947]] entra nell'Orchestra di [[Lionel Hampton]] è già leader di propri gruppi e ha già fatto i primi tentativi di composizione. Mingus è stato il primo a cercare di emancipare il ruolo del basso, cercando di non limitarlo alla mera scansione del tempo, ma cercando di fargli suonare dei fraseggi indipendenti da un punto di vista ritmico e elodico che creassero un [[contrappunto]] con le linee melodiche degli altri strumenti del gruppo.
 
LeMingus ebbe una prima infarinatura musicale grazie ai canti gospel delle congregazioni religiose di Watt a [[Los Angeles]], in cui trascorse i suoi anni da bambino, il blues ed il jazz delle origini sono state una delle fonti d'ispirazione per il compositore ma non le uniche, nel corso dela sua vita, le sue fonti di ispirazione sono al momento anche extra-jazzistiche, studia [[Richard Strauss]] e [[Arnold Schoenberg]], non nasconde una passione per [[Claude Debussy]] e [[Maurice Ravel]] e si avvicina all'intellettualismo di [[Lennie Tristano]]. -Nonostante senzail maiperiodo trascurarein cui iniziò a suonare, il suocontrabbassista grandefu amoremolto perpiù influenzato da [[Duke Ellington]]. Poipittosto scopreche da [[Charlie Parker]]. Il suo attaccamento ad Ellington, alla sua concezione del sound orchestrale anziché puramente solistico, valsero a Mingus il soprannome di Baron.<ref name="nathentoff">The Jazz Life, New York: Dial Press, 1961, p. 164.</ref>
 
Inizia a suonare un ''cool-bop'' da camera in trio con [[Red Norvo]] ([[vibrafono]], leader) e [[Tal Farlow]] ([[chitarra]]), per poi entrare in contatto con i grandi ''beboppers'' neri ([[Bud Powell]], Parker, [[Dizzy Gillespie]], [[Miles Davis]], [[Oscar Pettiford]]).
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=== I successi e le grandi collaborazioni ===
DalGià dagli inizi degli anni Cinquanta, aveva già messo a punto un concetto di [[improvvisazione collettiva]] e, dal [[1955]] comincia a realizzare incisioni con propri gruppi che incorporano elementi hard-bop e free (da ricordare l'[[improvvisazione (jazz)|improvvisazione]] collettiva in ''[[Pithecanthropus erectus (album)|Pithecanthropus erectus]]'' e le sirene e i rumori di ''[[A foggy Day in San Francisco]]'') e riscopre gli amori giovanili per i suoni messicani (''[[Tijuana Moods]]'') e per la ''church music'' (''[[Blues and Roots]]'').
 
Si susseguono nei suoi gruppi i migliori [[trombonista|trombonisti]] ([[Britt Woodman]], [[Eddie Bert]], [[Willie Dennis]], [[Jimmy Knepper]], [[Quentin Jackson]], [[Jimmy Cleveland]]), [[sassofonista|sassofonisti]] ([[Jackie McLean]], [[John Handy]], [[Shafi Hadhi]], [[Benny Golson]], [[Pepper Adams]], [[Yusef Lateef]], [[Jerome Richardson]], [[Roland Kirk]]), [[trombettista|trombettisti]] ([[Richard Williams (trombettista)|Richard Williams]], [[Johnny Coles]], [[Don Ellis]], [[Clark Terry]], lo sfortunato [[Clarence Shaw]]), [[pianista|pianisti]] ([[Mal Waldron]], [[Bill Evans (pianista)|Bill Evans]], [[Horace Parlan]], [[Toshiko Akioshi]], [[Roland Hanna]], [[Jaki Byard]]) e il fido [[batterista]] [[Dannie Richmond]].