Jože Plečnik: differenze tra le versioni

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== Cenni biografici ==
Allievo di [[Otto Wagner]] a [[Vienna]] e poi suo collaboratore, aderì insieme a lui alla [[Secessione viennese|secessione]]: fu attivo in patria, in [[Austria]] e, a [[Praga]] (dove lavorò per il [[castello di Praga|castello]] e realizzò la chiesa del Sacro Cuore) e a [[Belgrado]], dove costruì la chiesa di Sant'Antonio di Padova. A partire dal [[1921]] fu professore di architettura a Lubiana e progettò numerosi edifici e monumenti per la sua città (tra cui il cimitero di Žale).
 
Il suo progetto per il palazzo del parlamento sloveno (la ''Cattedrale della libertà''), mai realizzato, compare sulla moneta da [[10 centesimi di euro]] [[Monete euro slovene|slovena]].
 
Dopo la [[Seconda guerra mondiale]] Plečnik cadde in disgrazia nella [[Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia|Jugoslavia comunista]], poiché il suo attaccamento all'architettura classica e il suo profondo [[cattolicesimo]] erano visti con sospetto. Il suo ruolo di insegnante all'università fu gradualmente ostacolato e ricevette minori commesse, sebbene riuscisse a completare piccoli monumenti, fontane e restauri di chiese anche negli [[anni1 1950]]. Alla sua morte ebbe comunque i funerali di stato a [[Žale]].
 
L'opera di Plečnik, caratterizzata da forme iconiche e classiche usate però in modo sorprendente e originale, fu per lo più dimenticata negli [[anni 1960|anni Sessanta]] e [[anni 1970|Settanta]]. Un nuovo interesse si ebbe a partire dagli [[anni 1980|anni Ottanta]] e [[anni 1990|Novanta]], quando il postmodernismo portò ad una rivalutazione delle forme classiche in architettura.
 
==Galleria fotografica==