Gerald FitzGerald, XV conte di Desmond: differenze tra le versioni
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I due nobili a quel punto si fronteggiarono nuovamente in campo aperto e l'occasione fu la [[battaglia di Affane]] lungo il fiume [[Blackwater]], dove Desmond venne sconfitto e fatto prigioniero. Ormond e Desmond vennero condotti in catene a Londra per essere costretti a dichiarare la pace, e fu concesso loro di tornare in Irlanda agli inizi del [[1566]], dove una commissione reale era stata formata per decidere sulla loro disputa. Desmond e suo fratello Sir John di Desmond furono inviati in Inghilterra, dove dovettero cedere le loro terre alla regina dopo un breve soggiorno alla Torre di Londra. Nel frattempo il cugino di Desmond, [[James Fitzmaurice Fitzgerald]], si era autoproclamato capo dei Desmond in difesa di [[Philip Sidney]], e con l'evidente intenzione di usurpare il titolo. Egli cercò di dare alle sue rivendicazioni una connotazione ultra-Cattolica, con l'idea di guadagnare alla sua causa l'appoggio delle potenze straniere di religione cattolica. Nel contempo si alleò con John Burke, figlio del Conte di Clanricarde, con [[Connor O'Brien]], terzo Conte di Thomond, e persino con il fratello di Ormonde, Sir Edmund Butler, che aveva ricevuto ingiurie da Sidney. Edward Butler si unì anch'egli alla rivolta, ma all'apparire di Sidney ed Ormonde a sud-ovest fece rapidamente arrendere i Butler. Gran parte dei Geraldine vennero soggiogati da [[Humphrey Gilbert]], ma Fitzmaurice rimase in armi, e nel [[1571]] Sir [[John Perrot]] si adoperò per disarmarlo. Perrot riuscì nel suo intento e il [[23 febbraio]] [[1573]] costrinse Fitzmaurice a fare formale atto di sottomissione facendolo prostrare sul pavimento della chiesa di [[Kilmallock]].
Contro il parere dei consiglieri irlandesi della regina il Desmond venne liberato e
Il [[18 luglio]] [[1574]] i capi Geraldine firmarono la ''Combination'' nella quale promettevano di supportare il conte incondizionatamente; subito dopo Ormonde e il ''Lord Deputy'', sir [[William Fitzwilliam]], marciò sul [[Munster]], e misero la guarnigione di Desmond a [[Derrinlaur Castle]] a ferro e fuoco. Desmond si arrese a Cork il 2 settembre. Sir [[Henry Sidney]] fece visita nel Munster nel [[1575]], e la situazione sembrava promettere una rapida restaurazione dell'ordine. Ma Fitzmaurice era fuggito nel frattempo in [[Bretagna]] in compagnia di altri capi dei Geraldine, John Fitzgerald, siniscalco di [[Imokilly]], che aveva retto [[Ballymartyr]] contro Sidney nel [[1567]], ed Edmund Fitzgibbon, figlio del Cavaliere Bianco che era stato corrotto nel [[1571]]. Il Fitzmaurice complottò nelle corti di Francia e Spagna per progettare una invasione straniera dell'irlanda, ed a [[Roma]] si incontrò con l'avventuriero [[Thomas Stucley]], con il quale progettò una spedizione che avrebbe dovuto portare il nipote di [[Papa Gregorio XIII]] ad essere re d'Irlanda. Nel [[1579]] lo Stucley approdò a [[Ard na Caithne|Smerwick bay]] (''Cuan Ard na Caithne''), dove si unì in seguito ad alcuni soldati spagnoli ad [[Ard_na_Caithne#D.C3.BAn_an_.C3.93ir|Dún an Óir]]. Le sue navi vennero intercettate e catturate il [[29 luglio]] [[1579]] ed egli stesso venne ucciso in una schermaglia lungo la via per Tipperary.
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