Suddivisioni amministrative dello Stato Pontificio in età contemporanea: differenze tra le versioni

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===Elenco delle delegazioni di Pio VII===
Nel 1820 lo stato era ripartito in 11 Province a loro volta composte da delegazioni di 1ª, 2ª e 3ª classe:
* Marittima e Campagna (Roma, Tivoli, Subiaco, Frosinone, Terracina, Anagni, Pontecorvo)
* Sabina (Rieti, Poggio Mirteto)
* Patrimonio (Viterbo, Orvieto, Civitavecchia)
* Umbria (Perugia, Città di Castello, Foligno, Todi, Spoleto, Norcia, Terni)
* Camerino
* Marche (Macerata, Severino, Fabriano, Loreto, Fermo, Ascoli,, Montalto, Ancona, Jesi, Osimo)
* Urbino (Urbino, Pesaro, Fano, Sinigaglia, Gubbio)
* Romagna (Ravenna, Imola, Faenza, Forlì, Cesena, Rimini)
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==Riforme successive==
 
===Leone XII===
Il successore immediato di Pio VII, [[papa Leone XII]], ordinò una profonda riforma del sistema delle delegazioni con il ''motu proprio'' del [[5 ottobre]] [[1825]], riducendone il numero a 13 mediante l'accorpamento di Fermo e Ascoli, Macerata e Camerino, Spoleto e Rieti, Viterbo e Civitavecchia.<ref name=SIUSA/>