Torre Solferino: differenze tra le versioni

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I progetti furono comunque acquistati dal [[Comune di Torino]] e consentirono all'amministrazione municipale di definire il nuovo piano regolatore dell'area con l'affidamento dei lavori a Gualtiero Casalegno che, nello stesso periodo era impegnato in altri progetti tra cui il singolare palazzo curvilineo di corso Massimo d'Azeglio 76 e la nuova sede amministrativa delle [[Cartiere Burgo]] in corso Matteotti.<ref>Fino al 1955 gli uffici delle Cartiere Burgo ebbero sede presso il prestigioso [[Palazzo Ceriana|''Palazzo Ceriana'']], in [[Piazza Solferino (Torino)|piazza Solferino]].</ref>
 
==Caratteristiche progettuali==
[[File:DettaglioTorreSolferino1.jpg|190px|thumbnail|sinistra|Il portico sottostante visto da via Pietro Micca.]]
 
==Caratteristiche progettuali==
L'edificio (completato nel 1952<ref>''Edificio pluripiano per abitazioni, negozi e uffici'', scheda su [http://www.museotorino.it/view/s/9ac537f2a92e4b96a28dd1a291926a2c www.museotorino.it] (consultato nel dicembre 2011)</ref>) si presenta in tutto il suo candore affacciandosi sul profilo della piazza e la scelta dell'elegante finitura a intonaco chiaro le conferisce un inaspettato slancio, malgrado i 15 piani e i 50 metri d'altezza. Il basamento ripropone il tema del portico con ampi locali commerciali, svelando l'intento di dialogare con la vocazione commerciale dell'adiacente [[via Pietro Micca]]. Orientato perpendicolarmente all'asse dell'antistante [[via Cernaia]], il prospetto principale è caratterizzato da un ritmo che scandisce i piani alternando finestre "a nastro" ad ampi terrazzi con vetrate che si affacciano sulla piazza, mentre le facciate laterali e quella posteriore presentano un disegno e altezze differenti, in raccordo agli edifici circostanti. Dal tetto pensile si gode una splendida panoramica sul centro storico torinese.