La Rivoluzione liberale: differenze tra le versioni

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=== Il dibattito politico ===
Il [[28 maggio]] [[1922]] esce un numero speciale dedicato al [[fascismo]] e la polemica, nel settembre-ottobre, con [[Giuseppe Prezzolini]] per una ''Società degli [[Apoti]]''.
 
In settembre, sulla rivista si apre un ampio dibattito in seguito alla lettera
Infatti,di mentre[[Giuseppe inPrezzolini]] per una ''Società degli [[ItaliaApoti]]'' (''La Rivoluzione liberale'' n. 28, [[28 settembre]] 1922). In una fase politica in cui le libertà politichedemocratiche e civili vanno precipitando (siamo a un mese dalla [[marcia su Roma]]), il [[La Voce (rivista)|vociano]] Prezzolini scrive una lettera, pubblicata su ''La Rivoluzione liberale'' (n. 28, [[28 settembre]] 1922),aperta avanzando l'ipotesi di una ''Società degli Apoti'', cioè di individui liberi, raggruppati tra loro, che non parteggiano, che vogliono differenziarsi dalla vita e dalla ''malavita'' pubblica contemporanea per poter valutare l'attualità politica e la cronaca contingente con chiarezza e imparzialità.
 
A questa lettera risponde Gobetti (n. 31, [[25 ottobre]] 1922) con ununa articololucida cheanalisi rispecchiaad lucidaappena tre giorni coscienzadalla allapresa vigiliadel dellapotere [[marciadi suMussolini: Roma]].
 
{{quote|Di fronte a un fascismo che con l'abolizione della libertà di voto e di stampa volesse soffocare i germi della nostra azione, '''formeremo''' bene, non la Congregazione degli Apoti, ma '''la compagnia della morte'''. Non per fare la rivoluzione, ma '''per difendere la rivoluzione'''".|''La Rivoluzione liberale'', A. I, n. 31}}
Da questo numero nella tematica della rivista la battaglia contro il fascismo diventa primaria.