Apollonio di Tiana: differenze tra le versioni

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Apollonio avrebbe condotto una vita ascetica secondo la dottrina pitagorica, osservando un periodo di silenzio di cinque anni, praticando il celibato, e vestendo abiti di lino. Si asteneva dalla carne e talvolta si nutriva di piante spontanee. Morì forse verso fine del I secolo.
 
Secoli dopo, alcuni [[Alchimia|alchimisti]] avrebbero fatto riferimento alla sua figura, tra cui Geber ([[Jabir ibn Hayyan]]), il cui ''[[Libro delle pietre]]'' è una convoluta analisi di opere alchemiche attribuite ad Apollonio (da lui chiamato "Balinas"), e [[Artefio]], autore del ''[[De Vita Propaganda]]'', che affermava di essere Apollonio stesso. Apollonio viene quindi ritenuto l'ultimo grande [[iniziazione|iniziato]] dell'era pre-cristiana e a lui è attribuito il ritrovamento della [[tavola di smeraldo]].
 
== Bibliografia ==