Manoscritti biblici di Qumran: differenze tra le versioni

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===1QIsa===
Questo testo, datato paleograficamente al 125 ± 100 a.C. e con il radiocarbonio al 202 ± 107 a.C., contiene tutti i 66 capitoli del libro di [[Isaia]]; è scritto su 54 colonne di varia larghezza, su 17 pezzi di pelle di pecora cuciti insieme a formare un rotolo di 7,35 m di lunghezza per 30 cm di larghezza. Il rotolo rende testimonianza della fedeltà con cui il libro di Isaia è stato copiato nei secoli dagli scribi ebrei, poiché 1QIsa è sostanzialmente identico al [[testo masoretico]], di mille anni posteriore.
 
=== 7Q4 ===
 
Il papirologo [[Herbert Hunger]] concorda con il collega [[José O'Callaghan]] nell'identificare il papiro 7Q4 come un frammento della [[Prima Lettera a Timoteo]], il passo dove San Paolo scrive: "(Daranno) retta a spiriti ingannatori e a dottrine diaboliche". Per [[Carsten Peter Thiede]] questo frammento è il più grande di tutti nella grotta 7 di Qumran, e contiene parole molto ben leggibili, ed è ancora più chiaro e incontestabile del 7Q5, perché proviene dalla parte destra di un papiro e contiene la parte terminale di parole e testi. Possiamo dire che il 7Q4 è identificato con certezza. Ammettere questo significherebbe confermare che scritti neotestamentari sono presenti nella grotta 7, sigillata prima del 68, mentre finora si è negato a priori".<ref>{{it}}{{cita libro| Antonio | Socci | Caccia al tesoro della grotta 7, in Alberto, Vangelo e storicità | 1995 |}}</ref> La scoperta dimostrerebbe che gli esegeti, pur ritenendo autentiche varie lettere di [[San Paolo]], e quindi contemporanee al personaggio, non lo hanno mai ritenuto per la [[prima lettera a Timoteo]], guarda caso quella trovata a Qumran. Una scoperta, sempre secondo Thiede, che "ha resistito a tutte le critiche per quanto marginali", e lo riconoscono persino studiosi che hanno contestato l'attribuzione del papiro 7Q5 al [[Vangelo di San Marco]]. La diatriba sul papiro 7Q4 è legata alla datazione dei Vangeli. Ammettere come autentica la [[prima lettera a Timoteo]], e quindi contemporanea alla vita di [[San Paolo]], significherebbe dare per scontato che i Vangeli già circolavano in forma scritta negli anni 60 d.C., giacché nella [[prima lettera a Timoteo]] Paolo cita il Vangelo definendolo Sacra Scrittura: "Dice infatti la Scrittura: Non metterai la museruola al bue che trebbia, e: "Chi lavora ha diritto alla sua ricompensa" (1Tim 5,18). Se la prima citazione è riconducibile al [[Deuteronomio]] (25,4), la seconda al [[Vangelo di Luca]] (10,7).
 
=== 7Q5 ===